L’insostenibile leggerezza dell’essere

No, non parlerò del bellissimo romanzo di Kundera. Tutt’altro.

É che ieri pomeriggio stiravo. Già di per sé la pratica è, per la sottoscritta, particolarmente frustrante. Ci ho aggiunto il mio tocco masochista personale mettendo in sottofondo il nuovo disco dei Litfiba e tempo tre camice e due paia di jeans e sono andata in fissa con questa. Che a me la band fiorentina è sempre piaciuta, ma da quando ho conosciuto Chef ho sicuramente ascoltato Piero e compagni con più assiduità, essendone lui parecchio fan, tanto che per la festa del papà gli ho regalato i biglietti per andarli a vedere. Bella questa cosa che ogni tanto lo porto ai concerti: per me la musica dal vivo è un’altra cosa rispetto al disco. Io adoro i live, mi piace l’atmosfera che si respira, mi piace sentire le stesse canzoni che canticchio quando guido o quando pulisco casa riarrangiate, più grezze e graffianti. E vogliamo parlare dell’empatia che si prova cantando a squarciagola assieme a centinaia di altre persone? É una sensazione impagabile, indescrivibile. Insomma, io adoro i concerti e dopo sei anni sono riuscita anche a portarci Chef, che invece li ha sempre temuti ed evitati.

Comunque, tornando al discorso Stirare vs Litfiba; dicevo che già il binomio ferro da stiro e panni ammucchiati mi porta ad essere male in arnese nei confronti del mondo intero. Io odio tutti, quando stiro. E siccome la mia mente tende a divagare cercando di non focalizzarsi su quello che sto facendo, penso. E di solito mi vengono sempre in mente argomenti fastidiosi.

Tipo lei.

Oh, c’è poco da fare. Sarà anche un genio del marketing, una che l’ha capita davvero bene, una che è nata con la camicia. E per carità, sarà sicuramente una bravissima persona.

Ma a me sta sul cazzo.

Mi dispiace, ma non sa fare niente. Ok, è bella. Non è merito suo, è culo. Ok, è ricca. E anche qui, data la giovanissima età, non è per merito suo credo. Se i tuoi cagano soldi e tu puoi permetterti di cazzeggiare sul blog facendoti fare mille foto dal fidanzato buon per te. Ma non mi venire a dire che ti sei guadagnata tutta questa popolarità e le partnership etc col sudore della tua fronte. E comunque, una che di “mestiere” si fa fare diecimila foto con l’espressione di una che non fa la cacca da due settimane, per me qualche rotellina da oliare ce l’avrebbe. Ma questo è un parere opinabile e strettamente personale.

Non ammetto frasi sceme del tipo ” lo dici perché sei solo invidiosa”. Mapperpiacere, col cazzo che la invidio. Che quando le verranno le rughe, le smagliature, la pancetta post partum e le borse sotto gli occhi non vorrei essere nei suoi panni. Perché la bellezza è effimera, come tutti i doni indipendenti dal nostro merito. E sarebbe il caso che qualcuno glielo dicesse, visto che da sola non ci arriva.

Non sono invidiosa, ma mi secca che magari gente che scrive bene, che studia per arrivare da qualche parte e che si fa magari anche un bel po’ di gavetta per avere uno spazio di tre righe sul giornalino più scrauso del mondo va in edicola e vede che questa qui collabora con giornali e siti e viene menzionata un po’ ovunque. Insomma a me girano un po’ i coglioni, sinceramente. Che ci sarebbero giovani molto più talentuosi e competenti da scoprire. Anche nell’ambito della moda, senza dubbio.

Lei è lo specchio dei nostri tempi: figa, mediocre e raccomandata. Da donna, permettetelo, un po mi cascano le braccia.

Sì, oggi ho la miccia particolarmente corta. Ma è tutta colpa di Piero eh, io un c’entro nulla, un c’entro… 😉

18 Risposte a “L’insostenibile leggerezza dell’essere”

  1. Di persone inutili e con cui la vita è stata troppo buona è pieno il mondo. Internet è solo un ENORME tam tam che mette in risalto anche gente… così, perchè sennò divento poco educata e i nostri figli sono a un passo dalla fase “spugna”, ecco.

    1. ahahahhaha! 😀
      che poi, niente di personale eh, però dai, non ha veramente senso che una che ha lo stesso sugo di una rapa bianca sia così tanto popolare…

  2. Ciao! 🙂
    concordo assolutamente con te! fa rabbia vedere che oggi c’e’ l’inno alla mediocrita’, all’incompetenza, e se sei “noto”, la gente ti legge comunque, anche se non sai scrivere e se (soprattutto) non hai nulla da dire. Il grande fratello e affini ne sono la prova. Ti abituano ala TV sazzatura, agli articoli scritti male, ti abituano a non pensare. Per questo oggi, non abbiamo piu’ nuovi scrittori, nuovi attori, nuovi cantanti, ma solo persone che non sono professionali, ma solo famosi.
    Spero le cose cambino, e presto!
    Un caro saluto!
    Eli

    1. hey, io sono uno scrittore eh! 😉 qualcuno ancora ci crede! 🙂

      scherzi a parte, condivido quello che scrivi. Le cose cambiano in base alle persone: finchè la gente continuerà a sorbirsi i reality and co probabilmente non cambieranno.

      1. Si, ho visto!!!! tantissimi complimenti!
        faccio il tifo per i nuovi scrittori di talento!
        Appena posso, ti leggero’! 🙂

  3. ehm…scusa…ma chi é? É famosa? Io *adoro* quando mi parlano di gente che si crede famosa, in Italia, e appena passato il Brennero nessuno li conosce. Come tutti quelli dei reality (che noi non c´abbiamo manco la tv). Ho cliccato sull´ “about me” e ho capito tutto, appena ho visto che é una che mette nel curriculum le partecipazioni televisive. Ma solo in Italia, succede… Una volta ho visto un video in cui Sgarbi urlava contro una che faceva entrare la gente in discoteca, che diceva di non conoscerlo. E lui pensava non fosse possibile. Con mio marito vicino che diceva: “Chi é quel pazzo sfigato?”. Anch´io mi arrabbiavo, dieci o quindici anni fa. Adesso peró sorrido, e le aspetto TUTTE (le insalate scondite, intendo) al varco dei cinquant´anni. E vediamo chi si tira giú le gocce per dormire (o per vivere), e chi no. Hi hi (bastarda dentro)

    1. scondita credo che sia l’aggettivo che le si addice meglio 🙂

      è fastidioso il fatto che basta essere schifosamente mediocri e insipidi per essere notati. Ripeto, niente contro l’essere umano in sé. Ma quando hai scritto 2 romanzi abbastanza discretamente, ti sei sbattuto per promuoverteli (da solo, con i tuoi soldi, che se nn sei famoso nessuno ti finanzia), hai mandato mail, comunicati stampa ecc e nessuno ti caga e una sfigata figa di legno (pardon il francesismo, ma ci sta tutto) che non sa manco l’inglese scolastico scrive su A, cosmopolitan e viene citata sul Corriere della Sera come fenomeno di costume ti cascano veramente i coglioni.

      Poi passa. Poi guardo la mia bellissima vita, il mio lavoro appassionante, mio figlio, mio marito e la mia casa work in progress e passa tutto.

      Non dovrei stirare, lo dico sempre!! 😉

  4. oh, io mica ce li ho, cinquant´anni, eh. Dicevo cosí (se poi a quell´etá mi tireró giú le gocce anch´io, verró qui a scriverlo e fare pubblica ammenda)

    1. antidoto alle gocce per dormire: “La Ricerca del Tempo Perduto” di Marcel Proust. Funziona!!!!!!

  5. La gente oggi vuole questo, ohimmei, e questo riceve. Io faccio la mia parte, nel mio piccolo, boicottando a più non posso. Non entrando nel suo blog, non comprando giornali in cui lei appare o con cui collabora, non acquistando marche alle cui sfilate lei presenzia (vabbè qua è facile, io sono povera e mi vesto al mercato, quindi no problem su questo punto XD). Poi se la gente è boccalona, poveri noi, questo è un altro problema. E’ il sogno italiano: fare carriera senza meriti. Ma che il mondo sia andato a puttane da un pezzo lo sappiamo già. Al concerto di Pelù troverai mio marito, è lì tutto entusiasta che zompetta per casa da giorni all’idea! Io, meschina, sarò a lavorare, che le cifre a 4 zeri me le sogno e c’è il mutuo da pagar! Divertitevi :*

  6. Già solo per l’amore del Pierino Peluche nazionale guadagnare milleduecento punti.
    Per quanto riguarda la Ferracne, io credo che il principio sia sbagliato pure a monte. Lei non è una esperta di marketing. Se lo fosse non avrebbe un cesso di sito fatto con blogspot-sonotirchiaespendo9eurol’anno-, si darebbe molto più da fare per curare al massimo la sua immagine sia dentro che fuori dal web (dove per immagine non intendo quanto è carina e bionda e magra, ma che so… visto che di tempo da perdere ne ha sicuramente più di noi, si prenderebbe una laurea -anche del cazzo eh?- per far vedere che è pure intelligente, vedi Kate Middleton, per farti un esempio, lei sì che è una che ha curato tutto nel dettaglio. E cose simili).
    Dicevo, il problema a monte è questo: le case di moda, e chiunque preferisca pagare un signor nessuno per fare il fighetto piuttosto che investire su ADV seria, fatta coi controcazzi, hanno rotto la minchia.
    Ora, non per aumentare la polemica che hai tirato su, ma ne parliamo di quei cazzoni ambulanti di Lines, Nuvenia, OB (insomma tutti prodotti che accolgono il ciclo mestruale, mica roba raffinata a base di caviale no?), che, in cambio di qualche campione gratuito si fanno fare pubblicità gratis dalle blogger boccalone ed anche un po’ ignoranti?
    Ne parliamo?
    Parliamone.
    Io li manderei a fare in culo, in passato mi sono arrivate le proposte di: Lines, Wilkinson -ricordi *rasa il pratino*?- e Groupon, loro mi avrebbero dato qualche campione prova (brutti reppezzini di merda, con quello che guadagnano dalle vendite), io avrei dovuto pubblicizzare i prodotti ed i servizi.
    Ma io credo e spero di avere una cultura un po’ più alta che quella delle marchette, soprattutto se a certi livelli di reppezzinaggio.
    Ora, secondo me, chi è finito per essere lo sponsor di Yamamay, Chanel, CazzieMazzi, sicuramente dal basso è partito, quindi ha tutta la mia pena e compassione.
    Tornando al discorso principale: che si fottano tutti.

    1. t’amo quando aggiungi ulteriore legna e benzina a spruzzo sul fuoco, invece 😉

      pensare che lei abbia cominciato a pubblicizzare assorbenti interni fa quadrare il cerchio: mi ha sempre dato l’idea di una con le sue cose a vita 😉

      ciò detto, vorrei promuovere una campagna pubblicitaria per l’estate. L’intitolerò “Ammazza un mediocre e al suo posto pianta un albero”. Che dici, può funzionare?????

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