#einvece

Credevi che saresti ingrassata almeno un paio di kg, per questo weekend di Pasqua. Credevi che la mossa di lavare tutte – e dico tutte- le maglie di lana la settimana scorsa fosse stata vincente; una sorta di rito benaugurante per far esplodere la primavera. Credevi che a Pasqua ti saresti sparata in fronte date le previsioni di diluvi universali e temperature quasi da inverno e la prospettiva del nulla assoluto da fare tutto il giorno. Credevi non avresti trovato nemmeno il tempo per farti una doccia in pace. Credevi che l’idea di andare al ristorante a Pasquetta, con tremila bambini e un sacco di gente sarebbe stata una cattiva idea, perché tuo figlio è abituato a dormire dopo pranzo e sicuramente si sarebbe stranito e sarebbe stato un incubo.

e invece…

E invece scopri che la bilancia è rimasta ferma lì e la pancia sembra quasi un po’ più sgonfia nonostante le libagioni luculliane. E invece era un freddo cane e quelle maglie di lana avrebbero fatto comodo, ma piuttosto che tirarle fuori ad aprile hai battuto quasi i denti. E invece domenica il cielo si è inaspettatamente aperto a metà pomeriggio e hai imbacuccato il figlio manco abitaste alle pendici del K2 e siete usciti a fare una bella passeggiata, così s’è smaltito parzialmente il pranzo della Mutti, che, si sa, è sempre un gioioso inno ai trigliceridi. E invece tuo figlio ti stupisce sempre di più e non solo a pranzo si mangia un piatto di tagliatelle al ragù più grande del tuo, ma rimane sempre seduto nel suo seggiolone senza lamentarsi, ridendo e scherzando con tutti manco fosse lui ad avere quasi trent’anni e tu solo 18 mesi. Che quando alle tre e qualcosa si è venuti via dal ristorante s’è fatto quel riposino in macchina e poi due occhi spalancati da gufo che levatevi. Uno  spettacolo. Si è fatto portare in piazzetta a fare un aperitivo lungo e ha finito giocando all’Allegro chirurgo con la sua cuginetta di sette anni mentre noi chiacchieravamo in salotto dalla sorella di Chef.

Tutto ciò per dire che le idee preconcette vengono sempre sovvertite, stravolte e contraddette. E questa cosa mi piace, specie quando mi ritrovo a passare un weekend così piacevole come questo; senza una sbavatura, senza una parola o un pensiero di troppo o fuori posto. Oddio, se fosse stato un pelino più caldo non ci avrebbe fatto schifo eh, ma non si può avere proprio tutto, altrimenti sai che noia…

Archiviata questa Pasqua, le parole d’ordine sono solo 2: dieta e scatoloni. E sinceramente non saprei dire quale delle due mi faccia più paura…

7 Risposte a “#einvece”

  1. Oddio! Ma che, l´hai scritto per me? Abbiamo ricevuto l´invito di passare 3 giorni al mare (ehm…oceano indiano, per la precisione), a pasqua. E io lí a pensare che la bimba aveva una brutta tosse, e ad ascoltare gli altri sarebbe piovuto, e ci sarebbe stato un taffico pazzesco e code e morti come sempre a pasquetta, sull´unica autostrada drittissma per 600 chilometri in mezzo al nulla. ” che se ti si rompe la macchina sei finito, figurati se ti viene un coccolone” (ma perché, poi?). E invece no. Un B&B da principi e colazioni da re, spiaggia meravigliosa 30 gradi umidi conchiglie da raccogliere, tosse sparita all´istante e pure amici che si prendon la bambina e la portano dai delfini, cosí io e il fisico teorico siam stati persino quasi un giorno da soli *come prima* (ehm…non abbiamo nonni né parenti, con la vita che facciamo). E, al ritorno, niente traffico ed una pausa spettacolare in un polo club oasi inglese sperduta nel deserto dei monti del drago. Mai farsi tagliare le gambe dalle proprie ansie ingiustificate. (un gioioso sospiro di sollievo)

    1. 🙂
      beh noi l’abbiam fatta più facile eh, agriturismo romagnolo con pranzo luculliano. Ma sono piccole conquiste che sanno di normalità ritrovata.

      ps (semplice curiosità, ma quanti anni ha la tua piccolina?)

      1. non é mica piú tanto piccolina, che ha fatto i 6 anni a febbraio! Peró se tornassi indietro non sarei piú cosí preoccupata di farle ripsettare orari o routine esagerate per paura di chissá quali scombussolamenti…certo, forse non proprio davanti alle casse al concerto dei rammstein…(anche se lei ne sarebbe felicissima, ora…ma secondo te é normale che le piacciano i rammstein, la carrá, capossela e carosone tutto insieme? 🙂

        1. è della passione per la Carrà che io mi preoccuperei, altroché 😉

          scherzi a parte: i bambini si adattano alle nuove situazioni con molta più facilità di noi adulti. Però è anche vero che certe cose off limits io le eviterei. Piccolo esempio: sabato sera ero con Chef al concerto dei Litfiba e c’erano dei bambini dell’età della tua piccolina VISIBILMENTE sofferenti. Che va bene tutto, ma 3 ore di rock dal vivo è un po’ estremo anche per il figlio di Ozzie Osbourne, secondo me 😉

          1. concordo perfettamente! Noi finora solo qualche concerto di quelli tipo in piazza, cosí da essere liberi di andarcene a piacimento. Sigh…in effetti mi chiedo tutti i giorni come mai, proprio la Carrá: la imita proprio, va indietro con la testa, canta come é bello far l´amore da trieste in giú…sará posseduta? 😉

  2. io farei un anno di dieta piuttosto che traslocare di nuovo ma sai, sono opinioni…
    io purtroppo le maglie di lana devo tenerle fino a maggio che qui si è montanari
    e la Pasqua è scivolata via anche a me, cosa che mai mi sarei immaginata
    certe volte la vita sa sorprenderci

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