In medium stat virtus. Quasi sempre.

Ieri sera mi sono pesata e mi sono sentita come una ragazzina di sedici anni, contenta perché il peso era finalmente sceso. Sì beh, sono una donna, che vi aspettavate? Non esiste nessuna donna che è felice di essere grassa, quindi perché non rallegrarmi pubblicamente del fatto che l’aver finalmente cambiato stile di vita e regime alimentare stia portando finalmente i risultati desiderati?

Dopo quasi tre anni di sconsideratezza alimentare, di alti e bassi, di musi lunghi e di frustrazioni infinite ho ripreso le redini in mano e i risultati si vedono e io sto meglio. Sono più sveglia, a stomaco vuoto. I sapori sono più buoni, la testa è più leggera, il fisico è più tonico e vedersi meglio aiuta a sentirsi meglio. Il circolo sta diventando virtuoso e la cosa mi fa stare bene. Non è essere frivoli, è essere realisti e avere cura della propria salute. Senza contare che il messaggio che passa a mio figlio automaticamente è: muoviti un po’,  mangia cose buone e in giusta quantità, goditi una cosa grassa -e anche poco sana, perchè no- con moderazione e abbi cura di te.

Non è una questione di numeri. Non voglio una taglia 40, né sogno di svegliarmi con le gambe magrissime. Conosco il mio fisico, voglio solo starci bene a 360 gradi. Smettiamo di essere ipocriti e di pensare che “ci sono persone che sono belle anche grasse”: non è vero. La salute è essere in armonia: se come me siete alte un metro e un telecomando, assomigliare a un birillo non è sinonimo di salute e benessere.

Allo stesso modo denigro quelle che da marzo a giugno si chiudono in casa e si sottopongono a regimi neo-nazisti e sbilanciati (diete iper-proteiche, diete del gruppo sanguigno, diete dissociate, diete vattelappesca) che promettono miracoli unicamente per la prova costume . Ma vaffanculo, mica è una gara essere in forma! E poi io li vorrei veder in faccia uno per uno, tutti quei creativi pubblicitari che continuano a fomentare questa imperante dittatura estetica dei miei coglioni: c’è la pubblicità di una nota marca di cereali che inizia proprio così “e tu, sei pronta per la prova costume?”. Ecco, la mia risposta sarebbe qualcosa tipo “Non lo so, ma tu invece sei pronto per andartene a fare in culo?”.

E insomma. Il confine è molto sottile, tra chi vuole restare magro perché se lo fa imporre dalla pubblicità, dalla moda e dalla televisione e chi invece ci tiene a stare davvero in forma, a sentirsi bene, ad avere una pelle radiosa e sana, ad emanare energia positiva un po’ ovunque. Il discorso per me non è “grasso è bello” o “magro è bello”, non mi reputo una persona che ama dare etichette alle cose o alle emozioni. E detesto le mode imposte da altri: chi ti credi di essere per provare ad impormi di mangiare 30 gr di cereali integrali tutte le mattine solo perché così potrò essere notata in spiaggia? Sarà che io al mare ci vivo e ci sono sempre andata in bikini, sia quando pesavo cinquanta kg sia quando ne pesavo sessantotto (ahem…le ultime estati? sì).

Io sono felice di essere passata di nuovo dalla parte di quelli che sanno darsi delle regole. Che sanno gustarsi un bicchiere di vino all’aperitivo senza abbuffarsi di schifezze (lo apriamo poi un capitolo a parte sui buffet degli aperitivi? Lo sapete no, che vi mangiate gli scarti degli scarti dello scartabile, nel 90% dei casi? ecco) chiacchierando con gli amici.

Per me non sarà mai facile, perché la mia natura è tendenzialmente sregolata. Ma eccedere per troppo tempo, l’ho visto sulla mia pelle, mi fa stare anche peggio: che si parli di mancanza di sonno, di sigarette, di alcool o di cibo il discorso è sempre quello: non ha senso perseverare in qualcosa che ci fa stare male.

Insomma, per farla breve: il fumo è da tempo archiviato e cibo e alcool finalmente sono sotto controllo. Per il sonno e l’irritabilità la vedo più dura: da un lato devo continuare il mio romanzo e dall’altro beh, non riesco a fare a meno di essere un po’stronza. Del resto, se non avessi nemmeno un difettuccio, che noia sarebbe frequentarmi?

4 Risposte a “In medium stat virtus. Quasi sempre.”

  1. dal primo maggio il corso che frequento io in palestra è sempre pieno.
    considera che trattasi di mezz’ora di cardio fitness (spinto) e altra mezz’ora di tonificazione generale, che io a tre volte la settimana riesco solo da un mese a questa parte e reggere tutto senza molare mai
    immaginati questi poveretti e poverette che inseguono il miraggio della prova costume iscrivendosi a questo corso… sto sghignazzando come non mai che io, da settembre, inizio adesso a vedere risultati concreti, muscolatura come si deve e resistenza aerobica buona
    non esiste la bacchetta magica ma il mangiar bene e il movimento sono un’accoppiata ottima per sentirsi meglio, l’umore ne risente piacevolmente e la salute pure 🙂
    (e vedendo i tuoi piatti mi viene voglia di seguirti anche se già sto mangiando bene che altrimenti il fisico manda segnali inequivocabili)

    1. Si io quelle tizie lì le becco quando mi preparo per la lezione di yoga: che ho iniziato a febbraio e comincio ora a vedere i primi risultati (postura più eretta, respiro più regolare, muscolatura più tonica e via discorrendo) e nonostante non sia una disciplina “dimagrante” ogni volta mi congratulo con me stessa (e con la mia amica che mi ha convinta ad andarci). è il mio sport. ci ho messo 30 anni a scoprirlo, ma meglio tardi che mai 🙂

      Io ho sempre mangiato bene. Solo che mangiavo troppo e troppo grasso. La qualità e il gusto erano eccellenti, ma la mia pancetta era un inequivocabile segnale che qualcosa era da…ahem… sistemare 🙂

I commenti sono chiusi.