embé…

Proprio quando credevi che il peggio fosse passato, quando il naso di tuo figlio aveva smesso di voler a tutti i costi assomigliare a un rubinetto aperto, quando anche il tuo uomo si era rimesso in posizione eretta, quando il weekend si prospettava freddo ma molto soleggiato e terso ecco che sei tu ad ammalarti. Di nuovo. Che io son messa così: capace di starmene per dieci anni senza un raffreddore o una linea di febbre nonostante attorno a me caschino tutti come pere dall’albero e poi via che comincio con un walzer di mezzi malanni del cazzo che vanno avanti a stillicidio per tutto l’inverno o giù di lì. Che è dal ponte dell’Immacolata che non sono al cento per cento della forma fisica e vuoi perché son mamma e le mamme non si possono riposare mai, vuoi perché dicembre ha messo tutti a dura prova, tra il lavoro e le feste, ma insomma sono qui nel salotto con una tazza di tisana fumante in una mano e una bustina di aulin pronta all’uso nell’altra (astenersi cori anti-aulin: è l’unica medicina che mi ha salvato la vita dai diciotto anni in su, da quando sbattevo la testa contro il muro per la sinusite in poi. quindi Dio l’abbia in gloria, lui e chi lo inventò).

Quel che è peggio è che mentre cercavo di far stare Titu il più lontano possibile da me stamani, addobbandogli il box con tutti i giochi possibili e immaginabili e cercando di mimetizzarmi col divano ( per chi ha visto l’ultimo Sherlock Holmes: vorrei anche io poter applicare la sua tecnica di mimetismo urbano, non è invero fichissima??? beh, mai quanto lui, certo…) ecco che mi vedo entrare Chef in casa bianco come uno straccio appena ammollato nella candeggina e tremante come una fogliolina in balia della tramontana.

Ergo il risultato di questo lunedì di rientro è: Chef steso a letto con una probabile ricaduta del virus intestinale di settimana scorsa e la sottoscritta semi ammalata con due maschi da accudire. Uno dei quali molto piccolo, molto scatenato e soprattutto- per ora- molto sano e che ci terrei immensamente a preservare tale. Non è facile, perché lui adora la modalità Koala-Francobollo, ma preferisco che pianga perchè la sua mamma brutta e cattiva lo tiene a debita distanza, piuttosto che vederlo grondare moccio a profusione.

Ciò detto, appena Chef e io ci si ripiglia, si va tutti a fare un bel viaggio a Lourdes.

E vaffanculo.

4 Risposte a “embé…”

  1. (rido al pensiero del mimetismo di Sherlock)
    che i bimbi si ammalino purtroppo ci sta, che d’ inverno si beccano tutti i bacilli, anche i più rari
    ma le mamme porcavacca no che poi si sa che non si rimettono mai completamente visto gli straordinari che vengono richiesti
    che dire? tieni botta che sembra strano a dirsi ma ci hai fatto caso? le giornate si stanno allungando ;o)

  2. Io l’Aulin lo amo, ma con me funzionano nella medesima maniera anche Oki e Nimesulide.

    Auguri di pronta guarigione a te e marito!

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