Incontrovertibili verità

Ci sono situazioni spiacevoli che purtroppo, nonostante tutti i tuoi innumerevoli sforzi, ti capitano almeno una volta nella vita. E se succede una volta sola, o donna moderna, reputati un esemplare fortunato, perché invece alla sottoscritta accadono con una frequenza piuttosto imbarazzante. Ma l’importante, dicono, è riderci su.

Io intanto ci faccio un post, magari voi ridete, e io mi sento meno sola.

La Classica

Esci di casa per buttare via l’immondizia con la tuta della Best Company che non possiede da anni più nemmeno una forma, figuriamoci la dignità. Al posto dei capelli hai una nutria morta, sei struccata e sotto gli occhi sfoggi l’ultimissimo modello di Fendi Bag. Stai serena, quel giorno incontrerai almeno uno (se hai culo anche tutti quanti) tra questi:

– il tuo ex (che sembra appena uscito da una rivista di moda, il maledetto. puoi augurargli le peggio cose, anzi è un tuo dovere morale. ti assicuro che ti sentirai un po’ meglio, dopo.)

– il dirimpettaio carinissimo e single che punti da tipo sei mesi

– la nuova fiamma del tizio con cui sei stata una volta sola e per cui ancora ti struggi (e lei, la stronza, lo sa)

– il tuo capo

– l’amica che anche se sono le sette di mattina sfoggia un make up da estetista e una piega perfetta e vaporosa. Ovviamente è più magra di te ed è vestita benissimo. E ovviamente, anche lei è uscita per buttare il pattume.

L’Epic Fail

In coda per qualsiasi cosa (il tuo strameritato aperitivo, il tuo turno al bagno della disco, la macchinetta del caffè in ufficio, la bolletta da pagare alla posta, la cassa al supermercato ecc), spettegoli con la tua amica/conoscente/collega ecc. e hai appena finito di demolire moralmente qualcuno quando noti lo sguardo di morte della tua interlocutrice  e non serve nemmeno che ti volti. L’oggetto della tua sfuriata è dietro di te.. E ovviamente ha sentito TUTTO.

L’imbarazzante 1

Ti chiamano dall’ospedale / ambulatorio specialistico perché si è inaspettatamente liberato un posto per quella visita che hai prenotato tipo dieci anni prima. Confermi, senza pensarci due volte e ti precipiti in ambulatorio. Quando il medico, magari pure parecchio carino, ti chiede di spogliarti ti ricordi che l’appuntamento con l’estetista è per il giorno seguente e il medico carino si ritrova davanti una versione imbarazzatissima del cugino IT. Ovviamente lui manco se ne accorge, ma potendo, ti butteresti nel porto canale con un’incudine da sette tonnellate legata al collo.

L’imbarazzante 2

Finalmente dopo tanti tentennamenti ti sei iscritta in palestra. L’istruttore ti prepara la scheda e ti spiega gli esercizi. Ora, a meno che tu non abbia sborsato una cifra imbarazzante e vergognosa per un personal trainer o che tu non sia la gemella di Belen Rodriguez, di regola l’istruttore è uno stagista svogliato e indisponente che ti spiega l’esercizio con lo stesso pathos con cui il mio gatto saprebbe recitare una tragedia di Shakespeare. Se sei come me (leggi:un po’ in carne e un po’ a disagio in un ambiente del genere), tendenzialmente alla domanda “è tutto chiaro?” sarai tentata di spicciarti e liquidarlo con un “ma certo!” fintissimo, per ostentare sicurezza. Dammi retta sorella, non farlo MAI. Potresti ritrovarti sbalzata dal tapis roulant perché cercavi di scendere al volo, non avendo capito come funzionava e ignorando che dopo l’allenamento programmato c’è circa un minuto di defaticamento, prima che la macchina si fermi da sola. E non ci sono megaschermi, ipod, iphone e controcazzi che tengano: in quel momento tutta la fottuta sala pesi si volterà a guardarti. E ti assicuro che non è una bella sensazione.

La chiudo qui. Ma se a voi vengono in mente altre incontrovertibili verità, o meglio, figure di merda, chi sono io per impedirvi di condividerle?

Avanti Savoia!

 

7 Risposte a “Incontrovertibili verità”

  1. ovviamente queste ce l’ho tutte…
    e più di una volta, chetelodicoaffare
    adesso ci penso un attimo che dopo la prima che mi viene in mente ce ne saranno legate altre dieci come minimo 🙂

  2. ecco
    me ne sono ricordata una, una a caso eh che di figure barbine ne faccio di continuo…
    sabato mattina, corso principale della città, un sacco di gente…
    io che saluto una che conosco con gran gesti e sorrisi, inciampo e vado lunga per terra
    ma non così, semplicemente
    con le mani in alto, come fossi Superman, spalmata…

    1. niente male! Questa è quasi a pari merito con il mio volo d’angelo dal tapis roulant… 😉

  3. Che post divertente! Io potrei competere per il nobel delle brutte figure. Una su tutte: parto all ‘ ultimo ( come sempre) per una trasferta di lavoro, vestita con quello che trovo intorno ( su cui da giorni stazionano i gatti), pantaloni sba usciati dai cani, struccata e senza aver fatto in tempo a lavarmi la testa. Tanto-arrivo-prima- degli altri, quindi posso fiondarmi nella mia comoda camera d’ albergo lavarmi cambiarmi profumar mi truccarmi. Peccato che la camera non sia pronta e il mio capo con tutti i relatori sia in generosissimo anticipo! Me li ritrovo tutti intorno alla reception, prendo le distanze, praticamente fuggo nella più vicina toilette in cui rimango sino a quando il campo non risulta libero. Un’ ora dopo, lavata e cambiata, mi ripresento con il sorriso sulla labbra. Il mio capo, affettuosamente, mi chiede: ma stai bene? Sei fuggita in bagno quasi senza salutare, pallidissima, pensavamo tutti a un virus grastointestinale…

    1. grazie, mi piace far divertire chi mi legge. 🙂
      Mi sa che siamo in tante a competere per il nobel delle brutte figure 😀

  4. Da aggiungere all’epic fail: quando in ufficio ricevi una mail dal tuo capo, che ti fa il forward di una mail del suo capo (leggi: il capo del tuo capo, quello che decide il tuo futuro lontano), tu sbrocchi e rispondi incazzatissimo riempiendolo di epiteti, salvo accorgerti, dopo aver cliccato su “send” che hai cliccato su “reply-all” e il mega boss era tra quelli in CC….

    1. niente male davvero! questa forse le batte tutte 🙂
      ovviamente, spero per te che il capo del tuo capo sia una persona comprensiva 🙂

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