Agosto, Riccione mia non ti conosco

 Il popolo della ciabatta di plastica e della palla rimbalzante arriva in Riviera verso l’otto-dieci di agosto e stanzia in pensioni a una massimo due stelle, o bed and breakfast con livelli di igiene piuttosto promiscui. I più temerari di questa specie pernottano direttamente in auto e bivaccano nei bar o nelle tante piadinerie che costellano il litorale romagnolo.

Si possono riconoscere da diversi tratti distintivi, i più peculiari comunque restano l’occhiale a specchio con la montatura dalle fantasie tra le più kitch che possiate immaginare (tipo camoufflage sui toni dell’arancione…), la ciabatta di plastica, l’asciugamano da mare appoggiato sulla spalla sinistra, la palla da beach volley o da calcio. E la fanno rimbalzare. Sempre. Anche alle due del pomeriggio sull’asfalto rovente.

Inoltre, altri comportamenti tipici di questa specie di subnormali sono: lo sputo per terra, il masticare la gomma con lo stesso impegno che una mucca usa con il suo foraggio, il rutto libero, la mano sui gioielli di famiglia per tutto il tempo in cui stanno in posizione eretta, l’incapacità di esprimersi in italiano corretto, la bestemmia facilissima, vari suoni gutturali non ancora decodificati. Di buono hanno una parità dei sessi ammirevole: maschi e femmine fanno cagare esattamente allo stesso modo e anche la provenienza geografica non fa distinzione: dalle Alpi allo stretto di Messina, il truzzo è truzzo, rien à faire. Non è che un calabrese lo è più o meno di un veneto o di un toscano: tutta la nostra penisola da i natali a questa disprezzabilissima categoria di involuti.

Ok, adesso qualcuno potrebbe anche obiettare dicendo che dovrei starmene zitta, dato che Riccione campa di turismo. Ecco, se vi è venuta in mente sta cazzata stellare, non la scrivete nei commenti, perché vi potrei venire a cercare per prendervi a testate uno ad uno.

Gente che dorme in macchina o che soggiorna in pensioni da 20 euro a notte con la colazione inclusa, che per mangiare durante il giorno spende ancora meno, che si ubriaca, che fa casino, che fa danni in giro e che conseguentemente allontana un turismo più tranquillo e danaroso come ad esempio quello delle famiglie non da una mano al turismo. Mio zio ha uno stabilimento balneare e spende più energie e risorse del dovuto per ripulire lo schifo che queste belle persone lasciano quando bivaccano in spiaggia. E non è il solo a dover pagare dei guardiani notturni. Dov’è il turismo che porta soldi, qui? Voi lo vedete?

Questi qua il turismo lo affossano.

Quelli che si sparano in piazza alle cinque e mezza del pomeriggio, come è successo qui lunedì scorso, per un regolamento di conti, non fanno bene al turismo. Non fanno bene a niente.

Ve lo dico sinceramente: se Darwin potesse rinascere, verrebbe qui. E scriverebbe tutta un’altra roba.

E anche il vecchio Adolf, nonostante nessuna persona dotata di buonsenso possa condividere le sue folli ideologie, forse se fosse venuto in vacanza a Riccione a Ferragosto avrebbe rivisto i suoi piani di sterminio di massa.

E non so, davvero, se gli si fosse potuto dare molto torto.

 Ci sveglieremo prima o poi?

 Credo di si. Spero solo che non sia troppo tardi, ma conoscendo il tempismo e la lungimiranza dei miei conterranei non sarei pronta a metterci la mano sul fuoco.

 

 

5 Risposte a “Agosto, Riccione mia non ti conosco”

  1. Bellissima descrizione!! Mi sembrava di vederli. Carlo Verdone ci fa una pippa!! 😀

    (PS: una volta mi sono laureata in geografia della percezione riferita ai luoghi turistici, compresi un paio di esami di geografia del turismo e pianificazione territoriale eccetera eccetera, oltre a aaaanni di stagioni in albergo, quando ancora i ragazzi e le ragazze italiane, per tirarsi su una lira mentre studiavano, andavano a “far la stagione” -metto gli eccetera per non annoiare oltremodo).

    Il punto su cui ci sarebbe da riflettere, semmai, e’: chi ha pianificato la localita’ in modo tale che arrivassero *questi* clienti, e non le famiglie? Quando facevo esami e andavo a convegni, la Riviera romagnola veniva citata come esempio di successo, pianificazione turistica a tavolino, bla bla (=eccetera di prima). Insomma, voglio dire: non e’ che Forte dei Marmi o Riccione o Ischia si son trovati *quei* turisti cosi’, per caso. Se si e’ puntato tutto sulla vita notturna, i gggiovani, le pensioni tutto compreso a 20 euro, non e’ che ti puoi aspettare che ci venga io. Per dire. Ogni luogo dovrebbe guardarsi allo specchio, capire che talenti possiede e quali proprio non ha, e decidere di conseguenza il proprio turista, pianificando politicamente infrastrutture adatte. Per esempio: se vuoi turisti attenti e consapevoli, magari superstressati da lavori importanti, e sei immerso in un mare di boschi e verde, non ti serve fare nulla. Stai fermissimo con quello che hai. Lo preservi, aiuti le malghe, restauri i masi cosi’ come sono, incentivi le piccole strutture ed i b&b, i prodotti locali, l’agricoltura biologica. E non e’ che ti metti a costruire autostrade e alberghi da 200 posti che poi devi svendere ai pullmann dell’Est altrimenti vai in fallimento, come in alcune zone del Trentino.
    A distanza di 40 anni, ora, “stranamente”, chi ha agito in questo modo, non snaturandosi, e’ ancora li’ bello tranquillo.

    Ecco. Direi che la parola chiave e’: “Non snaturandosi”. Osservarsi.
    Quale e’ la “natura” di Riccione? Quale e’ il suo turista “naturale”, quello che “vien da se'” in quell posto li’? Perche’ ci vanno i truzzi?
    (scusami, mi hai fatto venire un rigurgito di studi passati, ma adesso vado a bermi un po’ di acqua tiepida e limone, e mi passa tutto! 😀

    1. Riccione ha una natura ambivalente. Da un lato ci sono tantissime famiglie, da giugno a settembre. Ma nel mezzo ci sono tantissimi eventi per giovani che sono nati da buonissime idee che poi col passare degli anni sono state stravolte, esagerate, portate al limite. La Notte Rosa era una notte in cui non si andava a dormire, si ballava fino all’alba, c’erano concerti su tutto il litorale. Bellissimo. Adesso è ancora così, ma è diventato un intero weekend, con conseguenze ovvie (giovani caricati a stupefacenti e alcool per tre giorni più musica a palla tutta la notte… fai tu).
      Ferragosto è la stessa cosa. Da che doveva essere una notte, è diventato un weekend, poi una settimana, poi 10 gg. And so on.
      Ci sei mai stata a Riccione? (In caso contrario hai una cena con la sottoscritta offerta, quindi organizzati per l’estate prossima): c’è TUTTO. Spiaggia organizzata bene per famiglie e per ragazzi, parchi tematici dove far sgambare i bambini, locali notturni sulla spiaggia, ristoranti fighi, piadinerie da spendere poco.
      Possono venirci tutti e tutti trovano la loro dimensione ideale. Il che è un pregio e alla fine ci è andata bene così.
      Ma si stanno notando i primi segnali di cedimento: tipo la sparatoria in mezzo ai turisti lo scorso lunedì pomeriggio. Inaccettabile. Ma prevedibilissima, purtroppo, perché ok l’offerta, ma qualche limite va messo, cazzarola.

  2. Ciao Laura leggo ora questi post, quindi sono un pò in ritardo nel commentarli, ma ci tengo a farlo. Perchè sono stata a Riccione (a maggio, per lavoro) e, sinceramente, non condivido la tua frase: a Riccione cè tutto. Non c’è il mare bello, per esempio (ed è grave, in una località di mare) perchè è stato costruito (e quindi inquinato) troppo. Ho visto pochissimo verde, e chilometri di stabilimenti balneari con annessa cementificazione (stradine di cemento sino al mare, non sia mai che il povero turista si scotti i piedi, bar enormi a pochi metri dall’acqua ecc.). Io, per esempio, scusa, non ci verrei mai in vacanza. Prezzi altissimi, per quello che offre. Oggi pare che il turismo, tranne che in agosto, in quelle zone sia in crisi. Ovvio. Quando ci si vende alla massificazione, al cemento a gogo, al turismo di massa, questo succede. E allora bisogna puntare tutto sul divertimento, con annessi e connessi, o sulle famiglie (che benissimo descrivi nel post che segue) che ancora ritengono faccia figo venire a Riccione. Sognando la Sardegna. Ma che cazzo, il mare bello è solo in Sardegna? Per l’italiano medio si. Ormai da anni, il 70% di quelli che conosco o incontro in estate parlano/vanno/sognano la Sardegna. Stanno andando in, sono appena tornati da, fanno i conti (economici) per andare in…Sardegna. Ragazzi, la Sicilia no? L’avete mai vista? O qualche altra splendida isoletta delle nostre coste (ce ne sono tantissime…). Comunque, per fortuna, dico io. Chè se tutti quelli con quella mentalità vanno in Sardegna, e le famiglie con filippino annesso senza il quale non si cucina vengono a Riccione, non li incontro dove vado io, e non mi innervosicono in vacanza.

    1. No beh, lo so bene che a Riccione non c’è tutto. Ma c’è tanto: ci sono tantissimo spazi verdi, contrariamente a quanto dici (se la chiamano La Perla Verde, un motivo ci sarà), ci sono i parchi tematici, c’è una spiaggia ben organizzata per accogliere diverse tipologie di turisti. E ci sono i locali notturni, le discoteche e qui si apre il tasto dolente: nell’ultimo periodo c’è molta molta delinquenza che investe in queste attività e i risultati si vedono (retate, sparatorie in centro in pieno pomeriggio, regolamenti di conti eccetera eccetera).
      Una cosa non è vera, di quanto dici: la Romagna non costa molto. E secondo me non è un bene, che costi poco.
      Il mare è brutto non tanto per l’inquinamento (che c’è, ma non così tanto) ma principalmente perchè il fondale è basso e sabbioso, il che non aiuta ad avere acqua limpida. Se ad esempio scendi verso le Marche, dove nel fondale ci sono i sassi, l’acqua è molto più bella. Non si può avere tutto. E comunque io ci voglio andare in Sicilia, mi ispira tantissimo. E non solo: anche la Puglia, la Basilicata e le isole. Quelli che da 20 anni vanno sempre in vacanza nello stesso posto io non li capisco.

      Ciò detto: la prossima volta che capiti dalle mie parti dimmelo, che un caffè insieme mi farebbe piacere!! 🙂

      1. Ok grazie, sicuramente! Senza dubbio io ho una visione parziale di Riccione, essendoci stata solo cinque giorni, e per lavoro, dunque con poche ore per vederla. Però l’adriatico lo conosco bene, avendoci passato le vacanze per tanti anni da bambina, e ti assicuro che il mare era limpidissimo, nonostante la sabbia, e la macchia mediterranea arrivava quasi sulla spiaggia. Vederlo ora è un colpo al cuore. Io ero in centro, centrissimo, e forse il verde è altrove.

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