Billy, ovvero la svedese che c’è in me

Se faccio una petizione per abolire il lunedì, la firmate? Che schifo. Non so voi, ma io ho sempre la faccia di un colorito grigiastro, il lunedì mattina. Che in teoria il weekend servirebbe a rifiatare e invece io ci arrivo sempre sui gomiti alla domenica sera. Sabato abbiamo visto bene la casa e sarebbe da farla brillare con il napalm e ricostruirla da zero, forse faremmo prima. No oddio, sono un po’ tragica forse; non è messa così tanto male, ma c’è da lavorarci un po’. Eh, peccato che noi due abbiamo solo un lavoro che ci impegna mille ore al giorno (Chef) e un lavoro+casa+figlio (io, che culo essere femmine eh?). Ma se tre anni fa abbiamo traslocato e sistemato e imbiancato 3 giorni prima del matrimonio, possiamo anche compiere questa titanica impresa entro fine giugno. Magari mi prende un infarto al miocardio nel frattempo, ma sono dettagli questi.

E comunque, sabato pomeriggio, per essere propositivi, siamo stati all’Ikea, luogo dove entrambi perdiamo letteralmente il controllo. Abbiamo la tendenza ad arraffare cose a casaccio in maniera totalmente compulsiva; in 5 secondi netti ho riempito una busta di tovagliolini colorati, ma si può? Ma stiamo migliorando, non abbiamo comprato bicchieri: c’è un ordine restrittivo nei nostri confronti, non possiamo avvicinarci allo scaffale dei calici da vino… Insomma, per farla breve: mi sarei comprata tutto, anche un commesso, che quello almeno è già montato. Il fatto è che arredare una casa lì è il mio sogno da quando avevo 12 anni. E i loro mobili, oltre che stilosi, pratici e funzionali, sono pure resistenti. No, non sto facendo una marchetta al mobilificio svedese, non hanno bisogno di me i figlioli, la mandano eccome da soli. Sono solo una mentecatta fissata loro, punto. Sorella è messa addirittura peggio di me; ho scoperto che conosce a memoria i nomi dei mobili (ci vuole una laurea in scioglilinguismo per pronunciarli, mica pizza e fichi eh…). Chef mi ha convinta a gironzolare per mobilifici e l’unico motivo per cui ho accettato è per denigrare e deridere qualsiasi mobile abbiano in esposizione.

E poi voglio dire, quando gironzoli e ti imbatti in questa, vuoi continuare a porti dubbi esistenziali su dove arredare la tua casa?

La voglio. Deve essere mia. Poi magari dormo e mangio per terra, fregauncavolo, però avrò la libreria dei miei sogni. Sì, ha anche la scaletta. Sì, comprerò anche quella. Il passeggino di Titu non è messo lì a caso, volevo creare un effetto “casa vissuta”. Sì, sono da rinchiudere. Ma questo lo sapevo già da tanto, siete voi i matti che perdete tempo a leggermi.

 

14 Risposte a “Billy, ovvero la svedese che c’è in me”

  1. ahahah l’IKEA 😀 Sappi che non sei la sola. Anche noi stiamo arredando casa e io ho DITTATORIALMENTE DECISO che il mio soggiorno sarà IKEA e basta. E solo perchè abbiamo già cucina e camera da letto, altrimenti avrei DITTATORIALMENTE DECISO arredamento ikea anche per queste due stanze. Io la AMO. Ci vivrei dentro. Tu pensa che l’altro sabato siamo entrati al motto “andiamo solo a vedere, non compriamo niente”, e alla fine sono uscita con: un piumino per il letto livello di calore 1, formine per fare i ghiaccioli (?!?), sacchi per sottovuoto (?!), un tagliere (!?!?). E mi sono fermata qua solo perchè Marito mi ha trascinata all’uscita. -.-”

    1. le formine per fare i ghiaccioli stanno tentando anche me. Assieme a tutti quei micro vasetti con dentro le piantine… e tralascio l’ambiente cucina, perché se avessi un credito illimitato mi comprerei tutto, compresi i barattoli ermetici di vetro e le ciotole di legno.

  2. Sfondi un tunnel del Monte Bianco!
    Domenica sono andata anche io, e mi sono innamorata di una loro proposta “sala da pranzo + salotto” nello stesso ambiente che ho ancora gli occhi a cuoricino.
    E poi hai notato che hanno introdotto nuovi COLORI? Basta betulla, noce, etc.: ho comprato un comodino Malm da usare come mobiletto su cui appoggiare la stampante che regna in ufficio… LILLA *.*
    E poi c’è Stefano che ogni volta che arriviamo al contenitore coi bambolotti li abbraccia tutti limonandoli e non riesco più a portarlo via.

    1. hai visto il pupazzo volpe con il cucciolo? e i copriletti? e i tappeti per bambini? Cazzo, vorrei tornare bambina solo per avere una cameretta IKEA con il letto a soppalco e la scrivania sotto!

      Vi prego portatemi la camicia di forza.

      1. La security mi ha spiegato più volte che le altalene sospese stile amaca SONO PER I BAMBINI. Niente, eh.
        Poco ci manca che mi metta a cucinare nella cucina mignon!

  3. Io amo follemente le librerie alte, enormi e che ricordino proprio una biblioteca. MERAVIGLIA!

    E amo anche l’Ikea, ma una casa intera da arredare credo non l’avrò proprio mai.

    (Domani mi opero… se scrivo qui, così tanto per, che diventerò cieca, non ti secchi mica, eh?)

  4. Billy da me è di casa…se mi ricordo tui mando un paio di foto che in camera mia ce ne sono un paio e in quella di mio fratello 5 o 6
    non se ne può fare a meno, no…

    1. No, non si può. Le cose semplici e lineari (e che costano poco) sono intramontabili. E la qualità é buona, tutto sommato.

  5. Io sono letteralmente ikea dipendente. Mirtillo è disperato. Settimana scorsa ci siamo andati più volte ma ora il mio terrazzo è una figata e per tavolo, panca e quattro sedie di cui due sdraio, tutto in legno, ho speso meno di duecento euro.
    Io dico sempre a Mirtuz che anche se i soldi mi crescessero al posto dei peli superflui io arrederei comunque casa all’Ikea. Perché i loro mobili sono capienti, belli e, se segui i loro consigli, trovi un posto ideato e pensato anche per lo stuzzicadenti singolo.
    Sono una fan esaltata, lo so. -.-

  6. Ah ah!! Mi hai fatto letteralmente morire, sei troppo simpatica!! Sono finita qui per caso, cercavo delle immagini di librerie per la mia casa, che sto ristrutturando. Ti ho letto con molto piacere, davvero. 🙂 🙂 🙂

    PS: l’hai comprata, poi? 😀

    1. grazie dei complimenti, sono sempre contenta quando riesco a far sorridere qualcuno 🙂
      Sì, l’ho presa. Nera e senza scaletta. A tutti quelli che entrano in casa dico “e questa è Billy, il mio secondo figlio”

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