un robot di legno vince sempre (anche se è scalcagnato assai)

Manine appiccicose. Risatine. Occhi che brillano. Scalpiccìo di piedini nudi che corrono verso il lettone la domenica mattina. L’odore di pane che fanno i bambini quando dormono. Mangiare la pizza seduti sul tappeto mentre si guarda un cartone lungo alla tv. Il sonno, quello che non passa mai. Il solletico, a palate. La meraviglia nei loro occhi quando vedono la neve per la prima volta. Il primo giorno di asilo. Il primo giorno di scuola. Il primo bagno al mare. La sabbia mangiata a multipli di sei. le guance arrossate dal sole. Le ginocchia sbucciate. Imparare ad andare in bici senza le rotelline. Pitturare e sporcarsi come se non ci fosse un domani. L’irresistibile irrefrenabile voglia di saltare a piedi pari in una pozzanghera. Tirare fuori la lingua per asseggiare la pioggia. Mangiare un filo d’erba. Osservare per ore una lumaca che si arrampica su una foglia. Le cuscinate la sera prima di andare a dormire. Nascondino. Strega comanda color. Lupo Mangiafrutta. UnDueTreStellA!! Tirare in porta sognando di essere alla finale dei mondiali anziché al campo dell’oratorio. Saltare alla corda. La coda per l’altalena al parco. Tuffarsi “a bomba”. Le ciambelline con lo zucchero sopra. Le frittelle con lo sciroppo d’acero. La Coca Cola per le occasioni speciali. Una sorpresa per quando guarsicono dall’influenza. Il primo dente che cade. La prima parola che poi è sempre “mamma”, meglio che i babbi si rassegnino anche se oggi è la loro festa. Un robot di legno scalcagnato che vince sempre contro i cattivi. Essere felici a prescindere.

woody robot

Questi sono i bambini. I miei bambini, che purtroppo non saranno così piccoli per sempre.

Questa è la felicità, per me, per ora.

Il resto viene dopo. Assieme a uno spritz, che a volte è dura eh.