Una semplice questione di prospettiva

Mi lascio alle spalle una delle settimane più difficili della mia vita.

E sapete una cosa?

Non voglio parlarne. Non voglio proprio pensarci. Che di merda ne ho affrontata abbastanza e comunque in confronto a certe persone che conosco il mio è stato solo un blando antipastino. Quindi testa alta, maniche rimboccate e pedalare, che la primavera è alle porte, fuori c’è un bel sole e ho tremila motivi per sorridere, se voglio andarli a cercare.

Che a volte basta richiamarle alla memoria, e le cose belle che hai tornano in superficie e ti fanno compagnia anche nei momenti peggiori.

Tipo le tue amiche a cena, le risate, le chiacchiere, il tempo che vola su quel maledetto orologio e vorresti non avere niente da fare il giorno dopo, perché fare tardi con le persone che ami è uno dei massimi piaceri della vita. Se poi lo fai attorno a una tavola e a svariati calici di vino beh, è ancora meglio.

Tipo tuo figlio, che ti accarezza la testa e ti chiede se finalmente ti senti bene, che lui vorrebbe giocare con te.

Tipo il tuo uomo che cucina per te, che ti dice di poltrire sul divano che penserà a tutto lui, che ti coccola come non ti capitava da quando eri una bambina e ti prendevi l’influenza.

Tipo la tua mamma che ti piomba in casa con una borsa della spesa piena di frutta e verdura, perché hai bisogno di vitamine e un sacchetto di caramelle, perché hai bisogno anche di quelle, fidati figlia mia.

Tipo che te ne stai a scrivere al tavolo della cucina e dalle quattro mega finestre che hai entra tutta la luce che ti serve per ricaricare le pile.

Tipo che metti su Lightning Bolt e pensi che mancano solo tre mesi al concerto che aspetti da una vita, manco avessi sedici anni. Del resto, nemmeno Eddie Vedder ha più trent’anni… ma resta sempre un gran bel pezzo di. Ci siamo capiti insomma.

Ma soprattutto, penso che tra una settimana torna la best friend da Fanculonia. E a me non sembra ancora vero, ma penso che questa settimana mi servirà solo per recuperare le forze, le energie e il buon umore. E poi, dal 18 marzo e per altri quindici giorni non ci sarò per niente e per nessuno: c’è quella bottiglia di rosso che ti aspetta, più una di bianco in fresco. Ci sono occhi che devono scrutarsi di nuovo, mani che si devono stringere, abbracci da dare, sorrisi come se piovesse, risate e racconti di vita che scorreranno liberi e poi boh, staremo a vedere.

Che l’amicizia, come l’amore, se è vera diventa più forte quando la distanza la mette alla prova: e la nostra è maledettamente indissolubile.

 “…and now she’s home

 and we’re laughing like we always did 

 my same old, same old friend…”

Off He Goes

Pearl jam

2 Risposte a “Una semplice questione di prospettiva”

  1. me ne sto qui con un sorriso beato stampato
    perché te sei la conferma a quello che ho sempre pensato : ci sono legami che fanno sì che anche la settimana peggiore diventi, alla fin fine, una settimana come le altre
    che quelli di sangue sono i legami che mai rinnegherei, che le amiche buone grazieaddio ci rendono lievi certi eventi e che tra mille persone che incontri se sei capace di tenertene vicino anche solo un paio puoi considerarti la persona più fortunata del mondo
    che certe donne scazzate, inacidite e “apparentemente sarcastiche” (mentre in realtà sono solo tristi dentro) non lo sapranno mai cosa si perdono
    e io, leggendoti, mi sento serenamente illuminata dal tuo star bene
    ecco cosa voglio dalla gente che incontro sul web
    il resto sciò (non nel senso di show, ci siamo capite )

    1. ci siamo capite eccome 😉

      le donne (ma le persone in generale) “apparentemente sarcastiche” io non le sopporto. Anche perchè il sarcasmo, come ogni cosa, è un dono e se non ce l’hai meglio che te ne fai una ragione e lo lasci lì dov’è, che fai più bella figura.
      A volte è anche bello e importante rilassare le spalle, concedersi un sorriso e anche una debolezza: non c’è niente di male nell’essere felici e nel dimostrare buoni sentimenti. Peccato che la maggior parte delle persone ultimamente non la pensino come noi. ma si sa, che noi siamo le meglio, no?!? 🙂

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