Tira il garbino, soffre la Romagna.

è garbino.

E si sa che quando è garbino il romagnolo c’ha le palle girate. A me viene anche un po’ di mal di testa, sarà anche per l’Aulente rosso di ieri sera e l’ammazza caffè che è andato via col gomitino un po’ altino, ma questa è un’altra storia.

Il bello del garbino è che puoi dargli la colpa di tutto. Hai litigato con la suocera? Per forza, è garbino. Hai la stessa irritabilità di un cactus messicano? Sei rimasto indietro con le scadenze e la tua scrivania è piena di mucchi di fogli che in confronto le trincee sul Carso erano inezie? Eh, per forza, come si fa a stare sereni, quando tira il garbino? è la terza pentola che bruci sul fuoco al minimo? la colpa è tutta del garbino.

A me piace anche un po’. Insomma, è un perfetto capro espiatorio, a pensarci bene. Scaricare il barile su un agente atmosferico: che bella che è la Romagna.

A proposito di campanilismi: lo scorso weekend io e Chef siamo stati al Conero. Oltre ai sassetti infingardi tra le dita, al mare bellissimo e ai paesaggi selvaggiamente belli, ma così belli da togliere il fiato (un nome a caso? La spiaggia di San Michele e Sassi Neri, a Sirolo. da hashtag esticazzi tutta la vita), una delle cose più lampanti che ti fa capire che non sei più in Romagna è che il bagnino di salvataggio si fa i beneamati cazzi suoi. Tipo che faccio il mio bel bagno, esco dall’acqua tipo sirena quasi in forma e mi siedo ad asciugarmi lì, a riva. Lui, un ragazzotto di circa vent’anni fissa il mare (dove, peraltro, non c’è nessuno) e continua a farlo, imperterrito. Non un’occhiata di sottecchi, non un “ciao”, niente. Che meraviglia. Ed ero da sola, senza nano (dai nonni) e marito (a ronfare sulla brandina come se non ci fosse un domani). A Riccione il bagnino ti da su anche se sei più larga che alta, se hai i baffi e quattro bambini mocciolosi intorno. Spesso li vedi flirtare con le turiste nonostante la presenza, sicuramente poco accorta ma comunque esistente, di un marito in spiaggia. Forse per una turista che si ferma in vacanza un paio di settimane è una gran bella dose di autostima, ma vi assicuro che per un’autoctona il bagnino marpione è davvero molesto.

Ciò detto, vado a preparare la borsa per andare al mare, che finalmente il tempo sembra tenere ed è ora che Ale si respiri un po’ di iodio, che sgambi e che si diverta. Ed è anche ora che la sua mamma prenda un po’ di sole, che con questa primavera semi londinese il mio incarnato va dal giallo seppia al verde ospedale. Peccato che ancora ci siano pochi turisti in giro e che quindi il mio sport preferito, il people watching, sia ancora nella fase di riscaldamento. Non è divertente fissare i ragazzini di sedici anni che limonano sulle panchine, o cercare di intuire cosa ha mangiato a pranzo l’arzillo ottuagenario solo dal numero di ruminate al minuto. Insomma, c’è un limite a tutto.

No, non mi reputo una persona orribile perché osservo i comportamenti delle persone e mi diverto a prendere tutti per il culo. Non mi meraviglierebbe se altri lo facessero con me e non penso che mi offenderei. E poi chi se ne frega: essere politically correct mi è sempre sembrato così terribilmente noioso. E comunque ricordate che oggi tira il garbino, quindi posso fare quel cavolo che voglio.

 

2 Risposte a “Tira il garbino, soffre la Romagna.”

  1. i marchigiani sono un po’ così, come il bagnino : spesso sembrano scostanti ma poi quando serve ci sono e tirano fuori tutta le gentilezza e il savoir faire che l’occasione richiede
    ma se aspetti che facciano il primo passo stai fresca… 🙂

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