Non ho ancora la connessione a casa e non riesco ad aggiornare. Avrei mille cose da scrivere, ma tant’è. A parte che ho talmente tanto da fare in questi giorni da avere a malapena il tempo di farmi una doccia la sera. Verso le undici stramazzo, addormentandomi con i grilli in sottofondo (rosicate per favore) e mi alzo al mattino con la stanza inondata di luce, di frescura delle prime ore del giorno e con un’energia che non credevo di possedere.
Le cose da fare e sistemare sono ancora tante, ma un buon 70% è fatto.
Ho degli ottimi vicini, con i quali ho instaurato un rapporto cortese e più genuino. Ci salutiamo, ci scambiamo quattro chiacchiere se c’è qualcosa da dire. So che se dovessi avre bisogno potrei anche chiedere a loro un favore. In campagna funziona così evidentemente: la gente è evidentemente meno asettica. O almeno, lo è la gente che vive lì intorno. Per dire: sabato la famiglia che abita dietro casa si è presentata regalandomi 4 zucchine del loro orto. Impagabile.
Insomma, stiamo benone.
E questo sabato inauguriamo la stagione estiva con la prima di quella che si spera sarà una lunga serie di cene.
Olè!
Torniamo allo stesso argomento affrontato qualche giorno fa: i piccoli borghi portano le persone a conoscersi, e le gentilezze sono magnifiche e dolci <3
si, è una bella cosa. Mi mancava, non ho mai avuto un rapporto sano con i miei vicini di casa. I miei sono brave persone, ma sono un po’ chiusi. Io sono per l’espansività e il buon vicinato e apprezzo questo nuovo modo di fare.
che belli i vicini con le zucchine!!!
in gamba col trasloco, immagino sia la stanchezza cosmica ma anche e soprattutto la gioia di sistemare la nuova tana!
ciao!!
Ed erano buone buonissime, le zucchine!! 🙂
É faticoso si, ma é anche bellissimo!
Un´amaca: ce l´hai un´amaca (anche di quelle finte, che dondolano appese al soffitto…qualsiasi cosa, basta che dondoli). Se sí, allora é il paradiso.
Chef la vuole comprare. Io ne esigo 2 perché altrimenti so che non potrei mai salirci, se lo conosco abbastanza bene…