Let’s do it, let’s fall in Love.

Come cantava il buon vecchio Cole Porter, del resto.

Sarà anche una festa inflazionata, forzata e con dietro un gran giro di soldi (un po’ come il Natale insomma), però a me S. Valentino piace. E sinceramente non ci vedo proprio niente di strano nel voler uscire con il proprio compagno/a a festeggiare una ricorrenza in onore del sentimento che li lega. Farsi un regalo, dal più esagerato al più piccolo, svegliarsi insieme e scambiarsi un bacio un po’ più lungo e dolce del solito, comprare una torta o magari una vaschetta da sedici kg di gelato al cioccolato e mangiarseli spaparanzati sul divano guardando la più stupida delle trasmissioni televisive, fare qualsiasi cosa, ma insieme… insomma io non ci vedo nulla di così terribile. Anzi.

Sarà che a me è sempre piaciuto sia ricevere regali, sia andare fuori a cena, quindi insomma a me sta festa, come si dice qui da noi, mi spacca un uovo in bocca. E secondo me anche una buona parte di quelli/quelle che se la tirano e dicono che S. Valentino non lo festeggiano per scelta alla fin fine se ricevono un mazzo di rose o un invito a cena o una cravatta non è che ci sputano sopra. Quindi sarebbe meglio lasciare il cinismo a chi è capace di usarlo bene – vedi la sottoscritta- e togliersi di dosso quell’aria da finto alternativo “sono troppo superiore per queste cose” della mia fava, che non vi dona affatto, signori miei.

Che io sarò strana, ma a me piaceva anche quando ero single, sta festa. sarà che a me le romanticherie, anche quando te le aspetti come in un giorno come oggi, fanno piacere allo stesso modo di quando arrivano all’improvviso. E sarà anche merito del fatto che sto da sei anni con un vero gentiluomo, quando si tratta di queste cose.

Io li soffro, gli alternativi a tutti i costi. Mi fanno prudere proprio le mani.

Quindi adesso sapete che vi dico? Che mi metto ai fornelli e preparo una bella cenetta a lume di candela per me e Chef, alla faccia di chi se la tira.

Contemplando queste di tanto in tanto…

Sì, avete visto bene: è un secchiello per il vino. Ve l’avevo detto che mio marito è un galantuomo, no?

6 Risposte a “Let’s do it, let’s fall in Love.”

  1. Non commenterò su san Valentino (e da questo puoi intuire il mio punto di vista) però dico: Cole Porter! Ho amato questa canzone in Midnight in Paris! Ecco, vado a riascoltarmela.

  2. io non la amo particolarmente questa festa (che a me i fiori arrivano il 15, se arrivano, proprio perché è risaputo che non mi piace)
    però quando oggi mio babbo ha portato a mia mamma una piantina di orchidee, beh, mi sa che quasi quasi potrei anche cambiare idea 🙂

  3. io credo che non ci sia niente di male a festeggiare qualcosa di positivo e l’amore lo è. Poi uno festeggia come gli pare: anche fare colazione insieme quando di solito si va di corsa è festeggiare.
    era questo il messaggio che volevo passasse.

  4. Io sono perfettamente e completamente d’accordo con te. Non avrei saputo spiegarlo meglio. E nella condivisione totale rientra anche il tuo ultimo commento qui sopra. 😛

  5. Io non sputo su niente 😛 se il mio fidanzato (se ce l’avessi, sia chiaro…) mi svegliasse la mattina di San Valentino con un sms dolce, un biglietto carino, un mazzo di fiori o dei cioccolatini (piccole cavolate, insomma) di certo mi scioglierei come un Lindor sotto il sole di agosto!
    Però non sono (più) il tipo da organizzare le cose in grande solo perché è San Valentino, ecco.

    Detto ciò, Chef è ♥
    Un bacino!

  6. nemmeno io organizzo cose in grande, che c’ho un nano di dicotto mesi e un marito cuoco, quindi fatica zero anche se mangio a casa 😉
    però ecco, come dici tu, certe piccole cose fanno sciogliere il cuore. e vanno bene anche il 15 febbraio eh, s’intende 🙂

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