If Closed Minds just came with Closed Mouth…

… probabilmente il mondo girerebbe molto più svelto.

Che oggi è una di quelle giornate.

Le giornate NO.

Che sono reduce da una tre giorni di emicrania che ve la raccomando. Di quelle che ti inchiodano a letto e benedici tutti i santi di avere un marito come Chef e una famiglia sempre disponibile a darti una mano, perché il mal di testa, a quei livelli lì, è più invalidante di un’influenza.

Che riprendersi appena appena domenica mattina e accendere la tv e vedere solo immagini a nastro di un campione che se n’è andato così, correndo dietro al suo sogno, non è il migliore dei risvegli. A ventiquattro anni non si dovrebbe morire mai, nemmeno quando si fa il mestiere più rischioso del mondo. Sono pochi, troppo pochi Marchino, accidenti…

Che il mio regime di vita nazi mi sta facendo davvero sentire bene, ma l’astinenza da zuccheri semplici genera inevitabilmente episodi sporadici di irritabilità.

E allora mentre andavo a lavorare stamani con la luna di traverso e l’ipod a palla nelle orecchie ecco che ti parte una di quelle canzoni che ti cominciano a far macinare un pensiero dietro l’altro, senza pause in mezzo. Sarà capitato anche a voi no? Di ascoltare una canzone e sentire uno smottamento interno; all’inizio è leggero, quasi impercettibile, come quando la terra viene appena smossa per piantare un fiore. Poi le tempie cominciano a battere, il cuore pompa più veloce, senti il sangue fluire velocissimo nelle vene. E pensi, pensi, pensi.

E ti rendi conto che forse le persone che contanto davvero qualcosa nella tua vita sono poche. Molto poche. Che più ti guardi in giro e conosci gente, più ti rendi conto di quanto tutti siano schiavi di un’idea, di una moda, di un modo di fare che li ingabbia in ruoli ridicolmente autoimposti. Che un po’ mi fanno anche pena, sinceramente. E penso che tutta questa apertura mentale che si ostenta in giro e di cui ci si riempie la bocca altro non sia che un anticonformismo di facciata.

Fateci caso.

Oggi è cool avere un amico gay. Perché è trendy, è al passo con i tempi ed è indice di tolleranza. Io non ce l’ho un amico gay, ma questo non è indice di intolleranza nei loro confronti.

Oggi è cool essere una coppia di fatto. Perché anche qui è trendy, è al passo con i tempi ed è indice di apertura mentale. E anche qui: per me due possono decidere della loro vita tranquillamente. Ma non penso che due che non sono sposati siano megio o peggio di me che sono sposata. Sono solo scelte di vita e non c’è niente di meritocratico nell’essere sposati o conviventi.

Oggi è cool vestirsi vintage, avere l’ipod, lo smartphone, fare pilates… è cool l’apericena, il brunch della domenica, mangiare sushi e pesce crudo (bravi bravi, rischiate di avvelenarvi spontaneamente perché va di moda, complimenti). é cool fare foto a nastro, anche se non si è capaci, e credersi dei fotografi professionisti perché si è messa a fuoco una farfalla su un fiore. è cool essere strenuamente amici degli animali (però il nonno all’ospizio non andiamolo mai a trovare eh, sai che palle…), essere vegetariani, mangiare solo alimenti da agricoltura biologica.

Allora.

Io non sono contro le mode. Il discorso è proprio diverso.

A me della moda non è mai fregato una fava. Se faccio una cosa è perché mi va di farla. E basta. Indipendentemente da quello che fa tendenza. E non giudico le persone in base alle proprie scelte o idee in fatto di mode. Per me una persona merita considerazione e rispetto proprio perché é una persona; con tutte le sue sfaccettature, le sue idee – condivisibili o meno- e le sue scelte di vita. Se uno non la pensa come me, non lo bollo come “non buono” solo perché è diverso. Il liceo -e le categorizzazioni fatte in base alla gente con cui esci, come ti vesti e la musica che ascolti- l’ho finito una decina d’anni fa (sigh, io vecchia). Ho imparato a valutare e soppesare le cose guardando al di là delle apparenze e dei gusti personali.E, guarda un po’, io non sgomito per essere considerata cool a tutti i costi. Io non mi ci sento per niente, se devo dirla tutta. Non ho bisogno di una scritta sulla maglietta o di ribadire sempre lo stesso concetto alla moda per far capire quanto la mia mente sia aperta. Io sto zitta. E invece loro parlano, parlano e parlano. Te lo devono dire per forza, quanto sono avanti e alternativi e sul pezzo. E che palle, rilassatevi un attimo, ok?

Vuoi capire come sono? Eh, frequentami allora. Altrimenti ciao, poche pippe e fuori dalle palle, che non ho tempo per queste cazzate da terza media.

Tutti questi posers, tutti questi Open-Minded a tutti i costi, m’hanno sinceramente rotto i coglioni. Alla fine hanno la mente più chiusa delle gambe di una suora e il bello è che non se ne accorgono e ti ghettizzano prima ancora che tu possa aprire bocca. L’hanno già capito al primo sguardo, che non sei uno di loro. E se ne stessero un po’ zitti, una volta tanto.

Sì, mordo un po’ oggi. L’importante è non avvicinarsi troppo, soprattutto se appartenete alla categoria sopracitata.

Forse ascoltare questa di prima mattina non è stata una grande idea…

3 Risposte a “If Closed Minds just came with Closed Mouth…”

  1. da quello che dici te io sono veramente poco, pochissimo cool
    tolto il fatto che amo gli animali (il mio gatto soprattutto) sono di quanto meno cool si trovi in giro
    a 46 anni vivo coi miei genitori, per scelta, ebben sì, anche ho un’entrata tutta mia e un minimo di indipendenza vivo con loro che mi pare scemop pagare due affiti, due riscaldamenti due illuminazioni
    la casa è grande, molto, io ho la mia indipendenza, se voglio invito chi mi pare e bon
    comprerei abiti da Terranova se solo li facessero della mia taglia, e magari qualcosa più bello di tanto in tanto
    ho scarpe coi tacchi e anfibi e metto questo e quello come mi pare, faccio l’aperitivo spesso in una specie di osteria, è fuorimano, fuori dal giro di quelli cool e così posso parlare e ridere con chi è con me
    e ultimamente mi girano parecchio le palle che la vita è talmente bastarda che la gente dovrebbe rialssarsi un po’ e godersela
    anche senza essere cool

  2. PS : ovviamente il tutto era ironico/sarcastico…ho scordato un po’ di smile :o)))

  3. sottoscrivo e applaudo madame 🙂
    a me gli smile non servono: ho tanti difetti, ma per fortuna il senso dell’umorismo ce l’ho da vendere (a differenza di tanta, troppa gente)… 🙂

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