I Rompicoglioni Anonimi li incontri sempre di domenica

Domenica scorsa, fulminata sulla via di Savignano, ho deviato verso Decathlon e mi sono comprata una cyclette. Anzi, per essere più precisi, me la sono fatta regalare da Chef. Per suggellare questa nuova presa di coscienza dopo l’acquisto siamo andati tutti e tre a pranzo al Mc Donald lì di fianco. Che, non te le vuoi magnà quelle 1500 calorie che ti vanno pulite pulite sul girovita già gravato da tre anni di autoindulgenza post partum? eh?! Scherzi a parte, era tardi, a casa non avevo una fava di niente e non sono una di quelle che pensa che se il figlio mangia da MC Donald una volta all’anno poi diventa un obeso patologico. Comunque al Piccoletto interessavano solo i patatossi (leggi “patate fritte”), tutto il resto l’ha lasciato lì. Lui sì che ha buonsenso, mica come quei due matti dei suoi genitori. E a proposito di matti: manco a farlo apposta, seduta al tavolo a fianco del nostro c’era una famigliola che avrei tranquillamente evitato di osservare, se non si fossero fatti notare da soli. Il nucleo era composto da:

1. Mamma con la faccia da Prof di matematica, ergo la classica tizia con la faccia da rompipalle, occhialini e angoli della bocca verso il basso.

2. Babbo con faccia da uno che gli è appena morta la famiglia in un colpo secco e la sua squadra del cuore ha appena perso la partita della vita, che ha passato tutto il tempo a sbilinare con lo smartcoso

3. Bambina di otto-dieci anni educatissima, quieta e pure carina. Da dove fosse uscita ancora me lo sto chiedendo.

In un angolo del ristorante (si può chiamare ristorante il McDonald? mah…) c’erano dei contenitori di plastica con fogli da colorare, cartoline da riempire e via dicendo, messi lì per tenere buoni i piccoli e dopo aver finito di mangiare il suo pasto, la bimba si è alzata per andare a prendere una cartolina, l’ha scarabocchiata un po’ e poi si è alzata dopo poco per prenderne un’altra. Non l’avesse mai fatto: la madre è subito partita con un pippone moralista che levatevi tutti: e che bisogno hai di prenderne due, ci sono altri bambini in questo posto e se tutti facessero come te non ce ne sarebbero per tutti, non sei mai contenta. E io pensavo dentro di me: WTF?!? Siamo da Mc Donald, non in un circolo culturale eco-bio e quella è una stramaledetta cartolina pre-stampata: ce ne avranno a bancali, nel retro del negozio!

La piccola, vessata dalle insistenze materne e per nulla supportata da quel bietolone lesso del padre, che continuava a fissare il display dello smartcoso, probabilmente alla ricerca del suo ultimo neurone che nella notte era evaso e tanti saluti, si è alzata sconsolatissima per andare a mettere giù la cartolina della discordia e  ovviamente quando è tornata al suo posto aveva un muso lungo quattro metri. E te credo, ce l’avevo anche io per lei, se è per questo. Per non parlare di Chef, che se non ci fosse stato il Piccoletto, probabilmente avrebbe dato una testata alla signora; sta smettendo di fumare, il che depone a suo favore, in caso di violenza gratuita verso soggetti altamente molesti.

Alla vista del muso lungo della figlia, la MegaStronza ha riattaccato con il disco rotto del non seimaicontentalaprossimavoltaalmcdonaldnontiportiamopiù. Stavo per voltarmi e dirgliene quattro (anzi, dirgliene cinque, come giustamente insegna la figlia della Claudia), poi l’occhio mi è caduto sugli avanzi del loro pasto e tutto mi è stato più chiaro: sul loro tavolino troneggiavano 3 bottigliette di acqua naturale. Da Mc Donald. La patria indiscussa del cibo spazzatura, della caloria inutile e gratuita, del grasso a palate, del politically incorrect e della bevanda gassata a oltranza. E cosa fanno questi qua? Pasteggiano con l’acqua naturale. Che è un po’ come comprare un’auto sportiva bianca perché la verniciatura costa troppo. Voglio dire: se decidi di fare uno strappo alla regola e concederti un pasto galeotto, fallo per bene e beviti una maledettissima coca cola o una birra, per la miseria.

Mentre si mettevano i loro cappotti anonimi sui loro vestiti anonimi e se ne andavano via – probabilmente su un’utilitaria anonima, perché tutto quello che facciamo rispecchia quello che siamo e non c’entrano le possibilità economiche, perché ho conosciuto gente che guadagnava poco che era tutto tranne che triste o anonima, ho personalizzato a modo mia una delle più belle frasi di Charles Baudelaire e che da oggi diventerà uno dei miei dieci punti di valutazione per gli esseri umani: “Chi beve acqua da McDonald ha qualcosa da nascondere”

Ps. da lunedì ho iniziato il mio workout quotidiano con la cyclette. No more indulgence. And also no more McDonald for a veeeeery long time!