è maggio e mi girano i coglioni

Volevo scrivere un post diverso.

Volevo scrivere di quanto è bella la primavera, di quanto la mia vita mi piaccia e di quanto mi senta amata, felice e via di seguito.

E invece non mi va.

Che quelli che sono sempre contenti e in armonia e in equilibrio con tutto l’universo e non c’hanno mia una cazzo di giornata storta mi stanno sulle palle esattamente come quelli che si lamentano e basta.

Mi gira il cazzo.

Senza apparente motivo, ma non è un gran bel momento.

Vorrei poter dire che mi sono rimessa in forma, che mangio un sacco di verdura e cibi sani, che faccio sport e che ho trovato il mio equilibrio.

Vorrei poter dire che se non aggiorno il blog è perché il romanzo viaggia a mille all’ora.

Vorrei poter riuscire ad aprire Facebook senza desiderare ogni volta l’estinzione di gran parte delle persone che conosco.

Invece no.

Oggi poi, ancora meno degli altri giorni. E no, non ho le mie cose.

Ok, fuori c’è il sole. Ok, ho un figlio fantastico, una casa, un lavoro e un marito che ciao a tutte proprio.

Non c’entra.

Ci sono momenti in cui tutto sembra stagnare come acqua imputridita in un sottovaso dimenticato sotto il sole. Momenti in cui ti va solo di ascoltare P.J Harvey, di tirarti il piumone sopra la testa e poter dormire senza doverti occupare di niente e di nessuno. Senza dover pensare di organizzare la spesa, la cena, le lavatrici da stendere perché c’è il sole e il cambio di stagione incombe e ci sono anche le tende da lavare, l’orto da annaffiare e.

Fanculo, non c’ho voglia.

Anche se sono la mamma, anche se sono una donna, dove sta scritto che non posso sentirmi di merda e dirlo senza dovermi sentire per forza un’ingrata perché c’è chi sta peggio di me o, cosa ancora peggiore, ricevere sms vari con scritto “ho letto il post, cosa c’è che non va?” Cazzo vuoi che ci sia, per Dio?! Oh ma voi una giornata storta non ce l’avete mai?

Non capisco perché  tutti debbano per forza essere sempre felici o positivi a tutti i costi. E se non ti ci senti, ti devi sentire per forza in colpa. Ma che stronzata.

Non devo proprio rendere conto a un cazzo di nessuno.

In giornate come questa vorrei solo infilarmi in macchina e guidare per ore e ore senza una meta precisa, senza nessun obbligo, senza dover pensare al benessere di nessuno in particolare. Il nano me lo porterei dietro, che tanto è zingaro come me e si adatterebbe. Chef manco a parlarne, litigheremmo per decidere chi deve guidare.

A volte mi chiedo perché l’ho tenuta repressa così a lungo, questa natura incostante e irrequieta. Per far piacere a chi, se alle persone più vicine a me non interessa che io sia perfetta? Se gli unici due di cui mi importa davvero sono anche gli unici due che mi amano incondizionatamente, per quella che sono, e che mai e poi mai pretenderebbero che io fossi diversa da come sono in realtà, in funzione di chi o di che cosa ho cercato di reprimere tutto questo e perché? Perché ho recitato sempre la parte della mammina irreprensibile, yeah yeah, positiva e super organizzata quando in realtà io sono bene e spesso l’esatto contrario? Perché la necessità di doversi creare a tutti i costi un personaggio e diventarne schiavi? Perché non sono riuscita a farlo, fino ad ora?

So un cavolo.

Però so che boh, non c’ho davvero più voglia di sentirmi stretta in un ruolo che non mi appartiene. Non mi va più di piacere a tutti, anche perché ho scoperto che davvero non ce la si fa. Ci sarà sempre uno stronzo a cui non piacerò e la colpa sarà solo sua, che si levasse di torno e alla svelta.

basta con quel senso di inadeguatezza, con quello sforzo paradossale e ridicolo di dover sempre dimostrare che comunque, anche se sono stata una privilegiata in tante cose, anche io sono una che vale. Mi sono sempre sentita a disagio, quando si facevano i confronti. Con tutti che appena dicevo la mia, che mi rispondevano “eh ma per te è facile parlare, tu hai avuto una vita agiatissima”.

Io che non ho mai dovuto fare la stagione

Io che non mi sono mai dovuta pagare la scuola

Io che sono andata a lavorare dai miei

Io che la casa ce l’avevo già pronta

Io che non ho mai avuto un uomo che mi trattasse di merda (su questa avrei da ridire, ma certe persone non si meritano post dedicati, a mio parere)

Io che mio figlio dorme e sta bene e che cazzo avrò da lamentarmi

 

Io, che non ho mai dato preoccupazioni ai miei genitori.

Io, che non ho mai preteso vestiti firmati

Io, che non sono mai stata frivola o viziata

Io, che a sedici anni badavo due bambini uno di due anni e l’altro otto mesi per tutta l’estate aggratis

Io, che a ventidue anni mi sono laureata che già lavoravo

Io, che a venticinque sono andata a vivere da sola

Io, che lavoravo dai miei e prendevo come un apprendista e stavo lì anche fino alle dieci di sera se c’era bisogno e nessuno mi ha mai detto un “brava” di troppo

Io, che sono stata mollata da un testa di cazzo a qualche mese dal matrimonio e il giorno dopo sono andata a lavorare senza battere ciglio

io, che ho perso una delle cose più preziose al mondo e che anche lì sono andata a lavoro senza fare una piega e dirlo a quasi nessuno (i famosi privilegi di una paracula che lavora dai suoi. già già)

Io, che andavo a dare gli esami con la febbre, che se no andavo fuoricorso

 

Lo so che c’è chi sta peggio. ma non è colpa mia e non posso farci niente. Non mi sento in colpa se ci sono persone che purtroppo non hanno potuto avere i miei stessi vantaggi. C’è anche chi ne ha avuti molti più di me e non ha combinato un benamato cazzo nella sua vita, non vedo perché io dovrei preoccuparmene.

 

Io sono una che non ha paura di niente o di nessuno. Una che non si fa mettere i piedi in testa. Una che sa quello che vale e state sicuri che il merito del mio valore è solo mio. Una che si è rotta il cazzo di voler piacere a tutti per forza.

Questa sono io.

Regolatevi di conseguenza.

13 Risposte a “è maggio e mi girano i coglioni”

  1. Cara Laura Finalmente!
    Mi chiedevo quando saresti uscita dal ruolo, quando avresti calato la maschera. Il primo passo l’hai fatto, ora arriva la parte più difficile. Mantenere la propria identità quando tutti ti criticheranno per ogni cosa, aspetto, pensiero… E’ durissima la libertà, non ha prezzo la libertà, non viene capita la libertà, ti fa perdere tanto la libertà, se poi la coniughi con una bella famiglia come la nostra è devastante la libertà. Sì perchè la libertà non è mollare i propri legami ma vivere come uno sceglie di vivere e come si lavora su di sè per poter realizzare il proprio progetto di vita. Riuscire a tener duro è DURISSIMA!!!!!!!!!!!! Io ne so qualcosa ma l’Amore, quello vero può davvero tutto e comprende anche la libertà. T’abbraccio con tanto tanto affetto. Io ci sono, quando vuoi. E’ 47 anni che vivo una vita alternativa. Se vuoi una dritta…
    LA TUA COGNATA “ALTERNATIVA”

    1. Non sai quanto mi fa piacere leggere questo tuo bellissimo commento. Grazie davvero. Hai ragione, non è semplice tenere duro. Ma ne vale sempre la pena, o almeno credo. Per ora ne è valsa la pena, che le cose e le persone a cui si tiene davvero sono quelle che ci danno in cambio quell’amore di cui parli tu e davvero comprendono tutto. O se non comprendono si fanno pochi problemi perchè ti vogliono bene così.
      Grazie 🙂

  2. In un post del genere ti adoro, lo sai? Potrei scriverne uno sulla falsa riga tua, ma per fortuna oggi non ho la giornata storta, ma quanto spesso ce ne sono! Io tante volte vorrei scriverne di cose mie, ma dopo una vita che mi sono sentita fare giudizi per preconcetti mi tengo ben nascosto tutto e parlo solo con chi è meritavole.
    Ti ringrazio per avermi resa partecipe in un post del genere, e credi sempre in te stessa perché il cliché della famiglia del mulino bianco non esiste e se hai la conferma che l’amore c’è tutto il resto non conta.
    Vorrei scrivere mille cose, ma il tempo è tiranno, ed io sicuramente non sono stata chiara come avrei voluto.
    Buon tutto Laura!
    Un abbraccio.

    1. Io mi sono messa a fare un bilancio della prima parte della mia vita che non è moltissimo e la prima cosa che mi è saltata all’occhio è stata proprio questa mia malsana smania di voler piacere a tutti. Da quando ero una bambina e sinceramente, dopo 30 anni, mi sono un po’ stancata. E prima avevo una paura fottuta dei giudizi (e un po’ ne ho ancora) di chi mi sta intorno, ma sto cominciando a fregarmene sempre di più. Che pensino un po’ quel che vogliono, la vita è la mia e se le mie azioni non fanno del male a nessuno andrò avanti per la mia strada a modalità trattore; che si fottano loro e i loro giudizi.
      Grazie per il sostegno, fa piacere sentirsi in compagnia 🙂

  3. L’altra sera ero a letto e rosicavo. Non c’era nessun motivo in particolare, eppure rosicavo. E di brutto pure! Poi è passata, ma momenti così immagino che torneranno perché sono umana e un giorno mi sento wonder woman e quello dopo rosico peggio di Crudelia dopo che gli hanno fregato i dalmata da sotto il naso. L’importante è superare certi momenti, non impatanarcisi. Per il resto la perfezione non è di questo mondo… Odio le frasi prestrampate che girano su fb, ma una mi ha colpito… diceva qualcosa tipo: ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia che non conosci. Sii gentile. Sempre. E non pretendere di sapere cose che non PUOI sapere aggiungerei io… 😉 Un abbraccio

    1. Ho sempre tifato per Crudelia, io. Mi sono sempre piaciuti più i cattivi dei buoni, dai cartoni animati in su, perché forse sono meno banali 🙂
      Siamo persone e in quanto tali non possiamo ambire alla perfezione. Il problema era solo mio, nessuno ha mai preteso da me che fossi perfetta, impeccabile eccetera, anzi. Ognuno elabora il proprio vissuto, si costruisce di conseguenza tante inutili corazze per le ragioni più disparate (paura di soffrire, di deludere chi ripone fiducia in noi, di farsi male facendo esperienze ecc…): se li per li la corazza ci protegge, alla lunga finisce per soffocare la nostra vera natura.
      Fortunatamente per me, la mia natura è piuttosto ribelle e selvatica, quindi ha trovato una crepa nella corazza e se ne è uscita fuori alla grande.
      Sui risultati vi aggiornerò più avanti.
      Grazie dell’abbraccio cara 🙂

  4. sorrido
    di quei sorrisi beati
    di quelli che sì, porcavacca, eccola quà la mia gemella giovane
    che arriva sempre quel giorno lì dove dici annateaffanculo tutti
    e in quel giorno lì scegli : scegli con chi vuoi stare, scegli a chi voler bene, scegli che siano gli altri a cercarti e non viceversa, scegli che uscire il sabato mattina in tuta ti fa star bene e allora esci in tuta E spettinata, alla faccia di quelle che si tirano a lucido, scegli che passare una domenica da sola è molto, molto più appagante che passarla con quattro oche che ti fanno solo perdere tempo, scegli che tra pulire e fare un giro in collina non c’è storia, scegli che se la camicia non è perfettamente stirata ma hai fatto duecento foto al tuo gatto ti fa solo ridere, scegli che chiamare quell’uomo lì e dire “mi manchi” alla faccia di chi ti dice che blablabla non fa per te.
    scegli che questo tuo essere te stessa non per conformismo ma per gusto di farlo ti piace e ti ripiace
    alla faccia di chi ha millemilioni di amici ed esce tutte le sere te ne hai tre/quattro che darebbero un rene e un polmone per te, contemporaneamente
    scegli di tirare meledizioni a chi ti invidia la famiglia che “ma non è possibile che andiate così d’accordo tutti quanti” e sì, testa di cazzo, invece è possibile
    e scegli di non lasciare trapelare le tristezze quando ci sono (che ci sono) perché poi sarebbero capaci di invidiarti anche quelle
    e scegli di tirare ditto ad ogni difficoltà, di lasciarti smarrire solo per quel nanosecondo che serve per prendere fiato e via, dritta alla ricerca di una soluzione
    che sono sovrappeso ma me ne frego, che vado in palestra perché mi diverto, che provo a mangiare bene ma adoro la pizza, che ad una serata a bere birra con un’amica non ci rinuncio, che non ho niente da dimostrare a nessuno se non a me stessa ed è già pesantissimo
    arriva sempre questo punto e allora sia benvenuta la polvere in casa e il letto disfatto se questo significa dedicare più tempo e sorrisi ad un figlio…
    le persone perfette non esistono, sono solo una proiezione
    e sono noiose, alla morte
    se fossi lì ti abbraccerei

    1. Fossi qui ti abbraccerei pure io, poi stapperei una bottiglia di rosso, che ormai son dieci anni che ce la dobbiam bere assieme…
      Altro che commento analfabeta, hai fatto centro! Come sempre, del resto. Mica siam nate lo stesso giorno per niente, o no?!
      Ho deciso che adesso va così, che sono anni che sento una specie di fastidio sotto pelle, ma un conto è percepire, un altro è fermarsi, ascoltare, tirare fuori tutto compreso quello che ci piace di meno e reagire di conseguenza.
      Io sono nella fase in cui tiro fuori tutto. Ma proprio tutto eh, anche quelle cose ricacciate per anni dentro a forza, nascoste sotto mille altre, al buio e dimenticate.
      Non credo mi piacerà tutto quello che verrà a galla, ma ho affrontato di peggio e ne sono uscita alla grande comunque.
      Resto comunque un’inguaribile narcisista, quindi saprò amare tanto anche i miei difetti peggiori, alla fine.
      E quegli amici lì, che si sbattono per te anche quando non glielo chiedi, non ne servono molti. Io ho avuto la fortuna di incontrane due che non è molto tempo e sono convinta che le cose non capitino a casaccio e se il destino me le ha messe sul mio cammino un motivo c’è.
      Perché io valgo, con o senza l’Oreal 😀

  5. Brava Laura, finalmente! Solo le persone autentiche trovano il buco nella corazza e ne escono. E oggi, di persone autentiche, nel senso che mostrano quel che sono senza barare (soprattutto con se stesse) ce ne sono poche. Perchè ci vuole coraggio. Coraggio a non chiudersi in ruoli precostituiti, a scegliere secondo le proprie inclinazioni, a stare solo con le persone che ci fanno sentire bene, a vivere anche la tristezza, il dolore, quando ci sono. La vita non è perfetta, ma può essere bellissima quando riesci ad assaporarne la vera essenza, fuori dagli stereotipi. E’ come mettere le mani nella terra, e non avere paura di sporcarsi. Continua così.

    1. Grazie 🙂
      Faccio del mio meglio, ci provo. ma non è facile. O meglio, lo è, ma tante volte mi trovo come imprigionata in ragnatele appiccicose che io stessa ho creato e stratificato negli anni.
      L’avere trovato persone che sono riuscite a vedere sotto la scorza, amando quello che c’era, mi sta dando quella spinta in più per trovare un modo più tranquillo e sereno di vivere.
      Spesso è più facile del previsto, altre volte meno.
      Ma ci sto lavorando e per ora va bene 🙂

  6. Credere nelle proprie potenzialità è il primo passo per piacersi, sempre.
    Anche quando, paradossalmente, non condivideremo certi nostri comportamenti impulsivi.
    Sii sempre fiera di ciò che sei e ciò che sei diventata, e non permettere mai a nessuno di cambiarti.

    Un abbraccio.

    1. mi scuso per il ritardo nella risposta, sono state settimane molto frenetiche 🙂
      Grazie delle belle parole, davvero. 🙂

I commenti sono chiusi.