difrettaetuttodunfiato

Sono stanca.

Non di quella stanchezza che hai quando non dormi, no. Di quella che ti prende quando non stacchi mai mai mai. Di quella che ti fa trascinare un po’ i piedi, che ti fa scoppiare in un breve ma indicativo pianto isterico al primo intoppo, che ti fa crollare sul divano alle dieci di sera. Quella che ti si riempie la bocca di afte, che ti si infiammano le gengive, ti fa male la schiena e anche un po’ il collo. Quella che la pressione crolla a picco e il respiro non arriva mai a fine corsa.

Ho decisamente bisogno di andare in vacanza e per fortuna manca poco.

Nel frattempo, il weekend che mi aspetta è decisamente aggressivo e la cosa non mi dispiace per nulla. Domani si festeggiano 2 anni di matrimonio e per l’occasione mi son presa un vestito muy fesssscccccion e un paio di scarpe che ho un orgasmo tutte le volte che le guardo (in compenso son scomode come la morte, ma fa niente). Domenica ultima festa estiva con tutti gli amigos più prole. In campagna. I padroni di casa sono enologi. Insomma dai, lunedì avrò la stessa faccia di un fiorellino appena colto.

Ho deciso di combatterla così, questa stanchezza che secondo me è più mentale che fisica, a modo mio. Tirando a fare tardi, stando il più possibile con le amiche e con la mia famiglia, cercando, per quanto possibile, di buttarmi dietro le spalle questo strano malessere che ogni tanto si manifesta.

Quando torno dalle vacanza giuro che mi metterò seriamente a lavorare al mio progetto nuovo, che manderò un po’ di lavori in giro e che comincerò a farmi pubblicità come si deve. Anche se ci sarà il Titu-compleanno da organizzare e mille cose da fare e un guardaroba nuovo (IL MIO) da rifare da cima a fondo, che è ora.

Per ora vi saluto, che fuori c’è il sole e la zingara che c’è in me reclama di fare un giro.

Buon weekend. Io, se sopravvivo, vi aggiorno lunedì ok?