Adriatic Sea Top Five

Sto andando al mare con mio figlio ultimamente. E fin qui nulla di strano, direte voi. Infatti che altro vuoi fare se stai a Riccione e fuori sono 40 gradi? A parte che da quando c’è Titu me le sogno le mie maratone marittime dalle nove del mattino alle sette di sera tuttaunatirata e di conseguenza la mia pelle è ancora tra il giallo seppiato e il verdino ospedalizio, ma questo sarebbe il male minore.

Sarà che comunque riuscire ad organizzarsi bene con un bambino piccolo non è, almeno per me, la cosa più semplice del mondo (non ci sono cazzi che tengono: qualcosa a casa te la scordi SEMPRE). Sarà che comunque prima di arrivare in spiaggia devo farmi una bella scarpinata di 20 minuti spingendo Titu, la sua navicella spaziale travestita da passeggino più la borsa strapiena di cose sue e con un angolino smilzo per me, sarà che fa caldo… insomma io non so se è per questi fattori o per una strana convergenza astrale, tant’è che quest’estate il mio livello di tolleranza verso il genere umano che popola la spiaggia si è ulteriormente abbassato. Siete pronti per la Adriatic Summer Top Five? Siiiii??? Bene, perché a me prudono parecchio le dita. Va da sé che si parla di turisti eh: all’autoctono andrebbe dedicato un post a parte, ma adesso non è il momento.

FAMIGLIA ITALIANA IN VACANZA

Se sono del nord solitamente tollerano malvolentieri il contatto con la sabbia e vanno completamente fuori di testa se la prole che hanno con sé dimostra al contrario di gradire quella meravigliosa sensazione che si prova affondandoci i piedi dentro. La mamma il 75% delle volte è una cagacazzo frustrata che chiama continuamente i figli (che di solito hanno nomi tipo Gianmaria, Riccardo, Virginia o Beatrice), il babbo è succube della moglie e viene regolarmente cazziato. I figli, manco a dirlo, sono delle iene. Se sono del sud (ma raramente famiglie del sud, col mare che si ritrovano, vengono in vacanza qui da noi) si fanno meno problemi, si accampano con tutta la carovana sotto tre o quattro ombrelloni e a fine giornata ti senti stordito come se avessi passato il pomeriggio in discoteca. Resta il fatto che sono più simpatici e se ti attaccano bottone in un pomeriggio come minimo ti sei mangiato una porzione di pasta al forno, sei fichi caramellati e otto tortini di pasta di mandorle.

FAMIGLIA STRANIERA IN VACANZA

In Romagna vengono quasi solo i nordici, per lo più teutonici. Dopo essersi spalmati un chilata di protezione totale si mettono al sole e non si schiodano più nemmeno se arriva uno tzunami: nessuno glielo dice, ma nonostante la crema alla sera sembreranno quattro aragoste con la zazzera bionda. Sono educati, non lasciano in giro cartacce o mozziconi di sigarette, hanno le attrezzature più tecnologiche del momento (tipo le pinne col Kers o il materassino col GPS) e cascasse il mondo dopo pranzo si bevono tutti il cappuccino al posto del caffè.

VENTENNI ITALIANI IN VACANZA

Avete presente “Tamarreide”, quel programma su Italia 1? Ecco, peggio. Quelli che vengono a Riccione e hanno meno di vent’anni ci vengono solo per 2 motivi: figa e discoteche. E come biasimarli, tra l’altro. Loro, che probabilmente dove abitano devono macinare km su km per andare nell’unica disco della zona e che qui ne trovano SEI tutte su un’unica collina. Si riconoscono al volo: petto nudo, occhiale da sole enorme, asciugamano sulla spalla, pallone e ciabatta in plastica. Trascinano i piedi, fanno “sciac sciac” con le sopraccitate ciabatte e comunicano tra di loro con strani versi gutturali. Io vorrei incenerirli tutti in una botta secca, ma dicono che anche loro sono una risorsa per il turismo. Mah.

VENTENNI STRANIERI IN VACANZA

A parte che, come la famigliola di cui sopra, anche questi assumono quella colorazione psichedelica data dalla penuria di melanina, solitamente mantengono un profilo più basso dei gggggiovani nostrani. Vanno anche loro a ballare e a caccia di patata, però si notano meno, nonostante bevano più di una Porche 911. Mi stanno comunque simpatici, poiché non danno molta noia e non li vorrei nemmeno incenerire: tanto ci hanno già pensato loro con la sconsiderata sovraesposizione solare.

VECCHI IN VACANZA

Questi qua li vedi solo in 2 periodi dell’estate: fine maggio e primi di settembre, ma sono a dir poco spettacolari. Solitamente arrivano come i ragazzini in gita (col pullman e sovraeccitati dal fatto che si vada in vacanza): organizzano bische clandestine  e tornei di tresette in spiaggia, lasciano un paio di femori nelle sale da ballo degli alberghi (galeotto è il piano bar e la nostalgia dei bei tempi andati), danno su alle cameriere e hanno una verve davvero invidiabile. Non fanno casino, non fanno tardi e mangiano qualsiasi cosa, per quel sano e ormai perso principio che “se lo hai pagato non lo si butta via”. I clienti ideali insomma. Peccato che la rispettabilissima età avanzata li renda poco affidabili e che quindi ci sia la tendenza a non investirci più di tanto, da parte dell’albergatore.

 

Da giugno a settembre io me li vedo tutti, tutti i giorni. E ben venga, dato che sono loro il motore che manda avanti questo posto. Alla fine mi piacciono anche, i turisti. Solo che a volte sono troppi e fanno davvero troppo casino. E vi assicuro che ci sono certe giornate in cui davvero vorrei prendere Titu, caricarmelo in spalla e andare a La Verna a girare pastiglie Valda nello zucchero con i frati tutto il santo giorno. E che cazzo.

 

5 Risposte a “Adriatic Sea Top Five”

  1. confermo confermo confermo! sottolineo che la famiglia lumbard in vacanza solitamente ha il tono di voce a settantamila decibel, lo schifo per tutti i servizi di cui usufruisce e i bimbi minkia al seguito: li metto al numero uno (della schifo-classific!)

  2. ahahaha è vero!!! ovunque si vada…la fauna che si trova è questa!!!
    A me, i vecchietti che in spiaggia giocano a carte, mi fan morire dal ridere…soprattutto quando si incazzano tra di loro!!!Sono uno spettacolo!!

  3. @ la Lu: io al top ci metto i ggggiovani nostrani, ma solo perché ho abitato a un metro dal mare per troppi anni di fila e non ho dormito per troppe estati di fila 🙂
    @Serendipity: io li adoro, i vecchi in vacanza. Aprissi mai un albergo, vorrei solo loro come clienti. 🙂

  4. sorrido
    l’anno scorso alle 5 Terre pieno di lombardi
    non ho nulla in contrario, se non fossero così rompicoglioni e scoglionati, tutto insieme
    sui vecchietti beh…mia mamma e mio babbo sono anni che caschi il mondo l’ultima di agosto/prima di settembre vannoa Cesenatico
    un anno ce li ho accompagnati io : lo spettacolo è quello che dici te
    e non solo : le signore, TUTTE le sere, avevano un vestito elegante diverso…
    apre il cuore, ecco
    e io non vado volentieri al mare perché, abituata alla montagna, mi sembra di essere in un esperimento di tolleranza mal riuscito

  5. Sì, le signore si tirano come degli elastici 🙂
    No ma nemmeno io ho nulla contro le famiglie nordiche, ci mancherebbe… è che mi fa un po’ tristezza vedere che non si rilassano e non si lasciano andare mai, nemmeno in vacanza.
    La prossima volta che accompagni i tuoi a Cesenatico ti obbligo a fermarti a Riccione, sappilo!

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